New luxury: in Toscana nasce "Il Castelfalfi"
Toscana Resort Castelfalfi, detto più stringatamente "Il Castelfafi" non non è una meta turistica. Anche per chi abita in Toscana, raggiungerlo non è cosa da poco. Non un'autostrada. Solo provinciali, tuttalpiù una strada regionale la FI-PI-LI. Affidarsi al trasporto pubblico è inutile: in treno si può arrivare fino a Castelfiorentino, poi bisogna proseguire in taxi; l'autobus invece si ferma a Montespertoli e si prosegue come sopra.
Questo isolamento è stato fino a qualche tempo fa la condanna di Castelfalfi, il paesino della Toscana che cince i 1100 ettari della tenuta. Oggi è il suo fattore critico di successo. Sì, perché nel Toscana Resort Castelfalfi, aprendo le finestre della mia camera ho sentito le foglie cadere.
Per chi come me è abituato al perpetuo rumore di sottofondo della città, il contatto delle foglie con la nuda terra è un tonfo primordiale. All'inizio pensavo fosse il rumore della pioggia. Invece no, era l'eco del silenzio. E a innamorarsi per primo di questa quiete, delle infinite colline e del mare all'orizzonte è stato un tedesco, il tour operator Tui, che ha acquistato l'intera tenuta compresa la riserva di caccia, i laghetti, i campi da golf, i vigneti, gli uliveti e molto altro. Tutto questo adesso fa parte di Tui Blue Selection
L'autenticità della comunità agricola
Un hotel 5 stelle in mezzo al nulla non avrebbe attirato l'interesse di molti turisti. Al contrario, un hotel 5 stelle incastonato in un antico borgo medioevale, mimetizzato tra le colline della Tocana, con un importante campo da golf e una comunità agricola a stimolare il continuo contatto con la natura sta attirando l'attenzione di molti clienti e di intere famiglie. Ai tedeschi il merito di aver creato i presupposti per ridare vita al borgo e alla sua comunità, così come lo era nel 900. Tutto è all'insegna dell'autenticità. Sono tornati i contadini. Le vigne di San Giovese hanno rimesso le radici. Gli oliveti hanno ripreso a dare un olio di estrema qualità. I campi di farro monococco vengono sferzati dal vento umido che arriva dal mare, là fisso all'orizzonte.
Cosa fare a Castelfalfi
Alla tenuta Castelfalfi è un sacrilegio programmare la giornata. Non siamo in un villaggio vacanze. Qui tutto è possibile. Giocare a golf, certo. Imparare a cucinare, innegabile. Trascorrere momenti di relax nelle piscine o nella spa, sicuro. Allenarsi nella palestra Technogym, ci mancherebbe. Presenziare a una verticale di vini o di formaggi, come no! Partecipare a un corso di pilotaggio di droni, ovviamente. Ma questa è una tenuta dove tutti i servizi sono 5 stelle. Basta prendere una bicicletta e iniziare a pedalare. Perché non fermarsi a scambiare due chiacchiere con il fattore e sporcarsi le mani con lui. No, non per aiutarlo, la manodopera non manca. Ma per rieducarsi alla fatica, quella fisica. Quella fatica che ti spacca i muscoli. La stessa che però a fine giornata, prima di chiudere gli occhi, ti fa sentire vivo e sereno. Tanto poi, per rimettersi in sesto, ci sono sempre i massaggi dei massoterapisti.
I tre + 1 ristoranti della tenuta
L'offerta asseconda tutte le esigenze: da Il Rosmarino, la tipica trattoria toscana dove gustar pici al tartufo e spezzatino di cinghiale, alla Rocca ristorante gastronomico incastonato nel borgo medioevale, passando infine per le squisite prelibatezze e la vista mozzafiato de La via del sale. Per i golfisti che non vogliono lasciare le 27 buche del golf, la clubhouse ha anche il servizio ristorazione.
L'aperitivo al tramonto
Non importa l'età del cliente. E nemmeno quanti e quali locali di tendenza abbia visitato. Il sundowner del Castelfalfi non ha eguali. Sì, perché tutte le stanze e i poit of view dell'hotel sono rivolti a ovest. Così, godere fino all'ultimo dell'estremo saluto del sole è un rituale magico al Castelfalfi a cui nessuno sembra voler rinunciare.