Il Rome+Juliet di Palm Angels
Un’afa tropicale e il riverbero di luci ansiogene hanno accompagnato la nuova collezione di Palm Angels, andata in scena al piano mezzanino di una delle stazioni della metropolitana di Milano. Francesco Ragazzi rimane coerente alla sua estetica e lo fa sviluppando uno stile e un’estetica che ricorda per ipervisività l’adattamento cinematografico Romeo+Juliet di Baz Luhrman del 1996: tra citazionismo e rivisitazione, la fotografia ipersatura di uno dei film che ha più segnato la storia della moda degli anni 90 riecheggia sulle camicie hawaiane e sull’iconografia sacra dei cuori milagros, sviluppando uno stile che si appropria delle esperienze estetiche e cromatiche di Venice Beach. Anche Palm Angels non resta immune alla tendenza generale che sta interessando l’universo street nelle ultimissime stagioni: un gusto per il tailoring e il vestire bene che sovverte gli equilibri di potere e che va ad insinuarsi laddove era proprio lo streetwear ad avere la meglio. I fit si fanno più asciutti con i pantaloni chino profilati di bande a contrasto, evoluzione tutta sartoriale dei jogger pants che da sempre costituiscono il patrimonio stilistico del brand, mentre giocosi capispalla e giacche boxy trovano il loro meritato spazio accanto all’universo del jersey. Uno scontro Montecchi e Capuleti tutto alla moda che si propone di mettere da parte le faide familiari e giungere a un matrimonio, forse dopotutto non così impossibile.