Tra chi sceglie di salire le scalinate del Metropolitan Museum of Art di New York con estrema eleganza come Valentino Garavani e chi sceglie di aderire a un approccio decisamente più massimalista, come Jared Leto (con tanto di testa in mano, look firmato da Alessandro Michele allora direttore creativo di Gucci) o Lil Nas, il Costume Institute Gala è diventato nei decenni una vetrina perfetta anche per la moda maschile. Se fino alla prima metà degli anni 2000 dovevano attenersi rigidamente a un dress code formale, nell'ultimo decennio anche gli uomini hanno espresso al massimo la loro visione della moda, sfidando spesso le convenzioni e allargando la prospettiva di cosa può e cosa non può essere indossato. Come nel caso di Bad Bunny versione Gilded Age o Alton Mason sposa Chanel. E come non citare i look indossati da Marc Jacobs - che presentatosi al Met Gala 2012 in un abito di pizzo ebbe a dire: «semplicemente non volevo indossare uno smoking ed essere noioso» - o John Galliano.