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In the world of Luka Sabbat

Modello, attore, regista, produttore e stilista, a 23 anni Luka Sabbat si prepara a una nuova sfida come designer nel mondo dell'arredo. Diventando anche il volto di Ralph's Club, nuova fragranza del marchio Ralph Lauren

Tuxedo doppiopetto di shantung di seta, camicia, papillon e mocassini, RALPH LAUREN PURPLE LABEL.
Tuxedo doppiopetto di shantung di seta, camicia, papillon e mocassini, RALPH LAUREN PURPLE LABEL.

Sua madre era una stilista, suo padre un designer. E anche Luka Sabbat, che ha respirato creatività fin da quando era bambino, ha deciso di abbracciare il fashion system. Tanto che oggi, a 23 anni, è alternativamente modello, attore, regista, produttore, stilista e designer. Su Instagram ha più di 2,5 milioni di follower ed è un vero influencer, pronto a scrivere il futuro della moda. La sua prossima sfida? L’universo delle fragranze, visto che è stato appena scelto come volto del nuovo profumo di Ralph Lauren, Ralph’s Club. Un’essenza particolare il cui lancio è stato accompagnato dalla creazione di un club virtuale, ispirato all’esperienza che si vive entrando nel Ralph’s Club di Manhattan, inaugurato nell’autunno del 2019.

L’OFFICIEL HOMMES ITALIA: Sei un attore, un artista e un produttore... A cosa stai lavorando in questo momento?

LUKA SABBAT: Sto finendo un film, realizzato con il mio amico Duke Nicholson. E sto iniziando a lavorare alla creazione di nuovi pezzi d’arredo e di mobili design.

LOHI: Di recente hai mostrato le tue opere d’arte e i tuoi mobili alla mostra “Sized” a Los Angeles. Come è nato questo progetto così concettuale?

LS: Il mio amico Alexander May ha riunito un gruppo composto da artisti affermati e designer emergenti per creare una collezione di pezzi a partire da componenti vintage. Le mie creazioni (Carseat Prototype 1 & 2, 2021) sono in realtà le prime che ho realizzato, in collaborazione con Skylar Williams nel suo laboratorio a Boulder City, in Nevada. In quello spazio incredibile c’erano vecchi sedili per auto e pezzi di legno, oltre a una serie infinita di vecchi oggetti. Ho chiesto a Skylar se non potevamo creare qualche oggetto nuovo recuperando alcune parti di tutta questa spazzatura. Ha risposto entusiasta e l’abbiamo fatto, lavorando a quattro mani.

Giacca da smoking di gabardine di lana, camicia di cotone, pantaloni di shantung di seta e papillon di satin, RALPH LAUREN PURPLE LABEL.

LOHI:Una delle tue grandi passioni è l’illustrazione e stai preparando una raccolta di disegni che verrà pubblicata prossimamente... 

LS: Sì, sarà una raccolta di sketch realizzati nel corso del 2019, un anno in cui ho viaggiato molto. Ho disegnato tante cose in tempi diversi. E ho deciso di racchiuderle in un libro- album di ricordi.

LOHI: L’anno scorso hai partecipato al Festival del cinema di Cannes per il film di apertura “I morti non muoiono”, e poi c’è stato il COVID che ha cmbiato tutto. Come hai vissuto la pandemia, l’isolamento e l’essere costretto in casa?

LS: All’inizio è stato strano perché sono così abituato a essere in azione, a viaggiare e volare ovunque. È stato strano quando tutto si è fermato all’improvviso. Nei mesi del lockdown ho capito quanto sono stato fortunato fino a quel momento. Poi il lavoro è ricominciato, tutto è tornato alla normalità e le cose stavano ritornando ad andare bene. Ma all’improvviso mi sono reso conto che mi piace meno viaggiare, che amo di più poter dedicare del tempo ad altro. Vorrei viaggiare solo per le cose che sono assolutamente necessarie, non voglio muovermi per muovermi, senza vivere l’esperienza del viaggiare.

LOHI: Sei un vero cittadino del mondo: hai origini haitiane, tedesche e irlandesi, sei cresciuto a Parigi e New York e vivi a Los Angeles. C’è qualcuna di queste culture che più ha influito nella costruzione della tua personalità?

LS: No, penso che tutto coesista in modo equilibrato. Ho un’etica europea però, per il resto tutto coabita nel mio carattere. A volte è quasi più situazionale, come se alcune parti si attivassero più di altre in momenti diversi, in base al luogo in cui mi trovo. Diciamo che sogno in inglese, ma conto in francese, perché ho imparato la matematica alla scuola francese. Anche la mia routine digital quotidiana è in francese.

LOHI: Hai vissuto a lungo nelle stanze dello Chateau Marmont di Los Angeles. Ti piace questo trend imperante della “staycations”?

LS: Ci ho vissuto per quasi quattro anni, in realtà. Non era nemmeno un soggiorno, è stata la mia vita reale per un po’. Ci sono stati alti e bassi, ma sì, adoro questa idea della “staycation”. Anche se in realtà i miei anni allo Chateau non li ho mai visti così: a Los Angeles non avevo un altro posto dove andare, l’hotel era la mia residenza principale. Non avevo una casa, quindi ho soggiornato allo Chateau. Come quando abitavo al Mercer hotel, perché non avevo un’altra casa a New York. Mio padre viveva a Brooklyn ma io non volevo stare con lui. Non erano soggiorni nel senso che, quando non sapevo dove andare, questi hotel mi aprivano le porte. Quindi ho detto okay, vivrò qui.

LOHI: Sei un’icona della moda contemporanea e un influencer. Cos’è per te la moda?
LS: Per me è lo stile, la creatività che prende forma nei vestiti. Le persone possono crearli e comporli in modi totalmente diversi. Puoi mescolare pezzi, combinarli insieme e farli sembrare belli e unici. La moda è una forma di creazione piuttosto decisa, estremamente soggettiva. È come l’arte. Potresti chiedermi cos’è l’arte, ma la risposta di un’altra persona sarà completamente differente.

Tuxedo doppiopetto di shantung di seta, camicia e papillon, RALPH LAUREN PURPLE LABEL.

LOHI: Sei il nuovo volto di Ralph’s Club, l’atteso profumo di Ralph Lauren. Come sei stato scelto per questo progetto?

LS: È stato un percorso lungo e articolato, abbiamo chiacchierato molto e ci siamo scoperti poco per volta. Ho incontrato Ralph nel suo ufficio a New York, il posto più pazzo che avessi mai visto. Abbiamo parlato e ci siamo conosciuti ma poi non ho saputo più nulla per diversi mesi. Un giorno il mio agente mi ha chiamato per dirmi che volevano che fossi il nuovo volto del Ralph’s Club, chiedendomi se fossi interessato a farlo. Gli ho detto: “è una domanda retorica? Certo che voglio lavorare con Ralph!” Non potevo rifiutare di collaborare con una icona della moda americana.

LOHI : Qual è il tuo primo ricordo di un profumo?

LS: Sono sempre stato attratto dalle fragranze indossate da mia nonna e da mia madre, due figure che sono rimaste fedeli al loro profumo per tutta la vita. Sono cresciuto in una grande casa dove abitavamo tutti insieme, per un po’ ho dormito nello stesso letto di mia mamma e di mia nonna. Ricordo che al risveglio la mia prima sensazione, era quella del loro profumo.

LOHI: E qual è il tuo odore preferito?

LS: Probabilmente quello così unico e speciale di mia madre.

T-shirt di cotone a righe, pantaloni di seta e lino e foulard di seta, RALPH LAUREN PURPLE LABEL.

CREDITS:

PHOTOGRAPHY: Greg Swales

STYLING: Richie Davis

GROOMING: Michael Anthony @ FORWARD ARTISTS;

PRODUCTION: Alexey Galetskiy @ AGPNYC;

PHOTO ASSISTANTS: Amanda Yanez, Yolanda Leaney e Chevy Tyler;

STYLIST ASSISTANTS: Kenzia Bengel de Vaulx e Josephine Chumley.

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