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Ma perché le donne portano, ancora, i tacchi?

La visione di una femminilità aumentata sarebbe molto più attraente di quella reale. Ma qualcosa sta decisamente cambiando
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Succede che, al Festival di Cannes 2018, durante la première del nuovo lavoro di Spike Lee, BlacKkKlansman, Kristen Stewart è stata capace di attirare l'attenzione su di sé, nuovamente. Avvitata in un mini abito Chanel, si è tolta le sue Louboutin nere: ma, attenzione, non pensiate le facessero male i piedi. La sua è stata un'azione di protesta contro i rigidissimi dettami del Festival: se non porti i tacchi sul red carpet, non puoi accedere alle proiezioni. Ma, domanda, questo vale anche per gli uomini? Perché detta così, allora avremmo dovuto vedere anche attori e registi sui tacchi a spillo. Ovviamente no, e questo la dice lunga su quanto, nostante il #metoo, nonostante il nuovo femminismo, la nostra sia una cultura ancora largamente patriarcale. E se poco più di un secolo fa le nostre antenate erano costrette in corsetti che non le lasciavano respirare e, senza andare così lontano, le donne cinesi hanno passato anni a fasciarsi i piedi per renderli più piccoli e attraenti, viene da chiedersi se noi, donne di oggi, non abbiamo imparato poi tanto da chi ci ha preceduto. La verità è che molto sta cambiando, a partire dalle tantissime griffe di moda che, oltre al classico tacco 12 cm, non mancano di proporre calzature basse, flat, rasoterra. E non è una sorpresa che le slipper di Gucci siano diventate un caso: bassissime, ugualmente chic. Senza parlare, poi, della rivalsa delle Birkenstock, passate dall'essere considerate da alcuni oscene per poi essere rivalutate come pezzo di culto. Sì, qualcosa nella nostra coscienza si sta muovendo, e parecchio. 
 

Ma perché le donne portano i tacchi, ancora oggi? La risposta potrebbe essere che sono un amplificatore della femminilità, come sostenuto dallo psicologo Paul Morris. Come lui stesso diceva, i tacchi accentuano la rotazione pelvica, il movimento dell'anca, fanno in modo che le falcate siano più brevi e più frequenti. In poche parole, il bacino ondeggia di più con dei passi più brevi e quindi una donna coi tacchi sarebbe l'impersonificazione di una femminilità aumentata. Ma, attenzione, questo non è da confondere con il rossetto, il trucco o i vestiti scollati: quando si parla di tacchi, viene subito in mente il detto beauty is pain. Che, mai come in questo caso, si tratta di una verità assoluta: i tacchi fanno male sul serio, signori. Provocano un dolore vero che non si limita solo a vesciche, piedi gonfi e talvolta anche sanguinanti, ma sarebbero la causa dei principali disturbi dei piedi femminili, oltre a essere responsabili dell'alluce valgo, dell'accorciamento dei tendini e di problematiche posturali. E, nonostante questo, sono in molte ad indossarli ancora, alcune anche tutti i giorni (e io, che i tacchi non li metto mai, mi chiedo come possano farlo). La verità è che i meccanismi di una società patriarcale così radicata sono molto difficili da mettere in discussione e, soprattutto, da ribaltare. Abituate a essere considerate inferiori da sempre, mettere i tacchi  non è solo un vezzo e nemmeno una malsana abitudine, è piuttosto un modo per ricercare l'accettazione del sesso forte. Che, sinceramente, vorrei vedere quanto sarebbe forte questo sesso dopo 10 ore su un tacco a spillo. 

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