News

Scompare un grande della fotografia: Giovanni Gastel

Il grande maestro del ritratto e acclamato fotografo di moda si spegne a causa del Covid all'età di 65 anni. Nipote di Luchino Visconti lascia un'eredità artistica inestimabile
collage poster advertisement person human head face hat clothing apparel
1 / 11
Barack Obama
Monica Bellucci
Bianca Balti
Giorgio Forattini
Isabella Ferrari
Winnie Harlow
Bebe Vio
Carolina Crescentini
Ettore Sottsass
Zucchero
Melania Della Costa

Il fotografo Giovanni Gastel si è spento oggi 13 marzo 2021 nel tardo pomeriggio. La sua salute si era aggravata a causa del Covid ed era stato ricoverato d'urgenza. Famoso per i suoi ritratti "cinematografici" e l'ironia dirompente, il suo modo di fotografare ha cambiato la percezione dell’immagine della moda. Immagini eleganti, curate e spontanee al tempo stesso. Nato nel dicembre '55, ultimo dei sette figli avuti da Giuseppe Gastel e Ida "Nane" Visconti di Modrone, era insieme discendente degli Erba, stirpe brianzola della farmaceutica, e di una delle più nobili famiglie milanesi. Scatti intensi, con uno sguardo profondo e ad alto tasso estetico, frutto della sua infanzia con lo zio regista, che altri non era che Luchino Visconti. Bellezza e realismo, immagini patinate con quel tocco di imperfezione che le rendeva uniche. Davanti al suo obiettivo negli anni sono passati personaggi come Ettore SottsassBarak Obama (la foto della sua risata era la preferita del maestro, Monica Bellucci, Stefano Accorsi, Zucchero, Roberto Bolle,

Giovanni Gastel ha sempre detto di essere arrivato alla fotografia con un po' di fortuna. Diseredato dalla famiglia all'età di 17 anni, viveva in uno scantinato del centro insieme al suo socio di allora Bardo Fabiani e i salami del portiere di un palazzo di San Babila. La fortuna tuttavia c'entra per via delle sue origini aristocratiche e per l' essersi trovato nel posto giusto, al momento giusto, a fare la cosa giusta. La fortuna è qualcosa che incroci e che devi saper cogliere. “L’essere nipote di Lucchino Visconti è stata una grande lezione. Naturalmente quando si è all’ombra di un gigante così bisogna imparare tanto. Più che imparare dalle opere che sono straordinarie ma sono il frutto della sua creatività si impara il metodo. Visconti aveva una enorme serietà, una preparazione assoluta, una immersione nel lavoro totale, aveva un modo di gestire il tempo completamente dentro il prodotto che doveva dare. Questa grande serietà è stata di esempio per tutta la mia vita. Poi l’essere parente ti apre certamente qualche porta… poi te la chiude anche, ti danno forse una prima opportunità e poi è difficile che ti danno la seconda, per cui la prima devi coglierla al volo, per cui se tu hai qualcosa da dire aiuta, se non hai niente da dire non serve a niente neanche essere parenti di nessuno”.

Lavorò nel corso della sua carriera con i pilastri del Made in Italy, perché alla fine degli anni 70', quando iniziò fu testimone e interprete della moda italiana. Ed ecco che lavora con i grandi nomi del made in Italy, come Armani, Capucci,Trussardi, Krizia e Missoni per citarne alcuni. In un'intervista dichiarava “Versace - di cui ha firmato la campagna gioielli proprio di recente - è forse il più geniale di tutti quelli che ho incontrato. Mi diceva divertiti, stupiscimi, fai una cosa che non mi aspetto”. “Il lavoro della moda è un lavoro di equilibrio tra la forza della committenza ed il tuo stile personale; si tratta di trovare una sorta di mediazione, non è la mia espressione pura, io devo entrare nella testa delle grandi aziende che mi affidano il loro marchio, cercare di capirlo e trovare dentro il mio stile personale delle rispondenze a questo input”. Nel mondo della moda ci sono gli stilisti, ma anche le modelle o le super modelle. Gastel raccontava che nei volti delle donne che ritraeva cercava qualcosa che vada oltre la bellezza, cerca anche l’anima perché se non c’è anima, se negli occhi della modella non c’è nulla, con la tua fotografia le passi attraverso e vedi il fondale. “Forse la modella che mi ha stupito di più è Linda Evangelista che ho cominciato a fotografare quando era giovanissima, è arrivata a diciotto anni a Milano, negli anni ottanta, e si capiva che era destinata a diventare una star assoluta, già a diciotto anni. Una donna piena di personalità ed un animale da fotografia. Tra l’altro io non capivo perché le prime volte che la fotografavo, non le parlavo e lei faceva esattamente le espressioni che avevo in mente. Allora gliel’ho chiesto e lei mi ha risposto – è facilissimo, io guardo le facce che fai tu di fianco alla macchina fotografica e le rifaccio – Assolutamente geniale, lei riusciva a entrare nella testa dei fotografi e ad essere come tu la volevi, anche senza molte parole”.

Poco tempo fa aveva dichiarato che il Coronavirus era il nostro attacco alieno, e confidava nell'intelligenza dell'homo sapiens, del popolo, di sapersi unire compatti e pensare al futuro con intelligenza. E poesia. L'ingrediente principale con cui affrontare la vita. Parola di Gastel.

CHI ERA GIOVANNI GASTEL

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955 da Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli. La sua carriera di fotografo inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni ’70, dove Gastel, giovanissimo, trascorre i suoi lunghi anni di apprendistato scattando foto ed imparando le tecniche base di un mestiere che l’avrebbe poi portato al successo. Tra il ’75-‘76 lavora per la prestigiosa casa d’aste londinese Christie’s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso. 

La svolta della sua carriera arriva nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda: dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana “Annabella”, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e, poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini -Direttore di Edimoda- e Gisella Borioli, con Mondo Uomo e Donna. 

Tra gli anni ’80 e i ’90, la carriera di Gastel nel mondo della moda esplode parallelamente al boom del “Made in Italy”. In quegli anni, Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Il successo nel suo paese lo porta anche a Parigi -dove negli anni ’90 lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain- nonché nel Regno Unito e in Spagna. 

Sebbene la sua carriera inizia nel mondo della moda, Gastel (fotografo e, al contempo, anche poeta) capisce rapidamente che il suo impulso d’espressione necessita anche di progetti con fini prettamente artistici. La consacrazione artistica non tarda ad arrivare e, nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal grande critico d’arte, Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolida così tanto che il suo nome che compare su riviste specializzate accanto a quello di mostri sacri della fotografia Italiana come Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna e di leggende internazionali come Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller. 

Il successo professionale apre le porte ad un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il Ritratto. Negli ultimi anni, Gastel si scopre appassionato di questo ramo della fotografia e, come sempre ha fatto nella sua carriera, vi si immerge totalmente. Il suo lavoro culmina in una mostra al Museo Maxxi di Roma nell’anno 2020 con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso Gastel ha incontrato durante i suoi 40 anni di carriera. Alcuni dei ritratti degni di nota includono Barack Obama, Ettore Sottsass, Roberto Bolle e Marco Pannella.

Giovanni Gastel faceva parte del Consiglio di Amministrazione del Museo di Fotografia Contemporanea -partner istituzionale della Triennale di Milano- e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione IEO-CCM.

Articoli consigliati