Musica

Cos'è la trap: le basi per conoscere il fenomeno

Nata negli Stati Uniti, piace ai giovanissimi e si è imposta anche in Italia: le cose (basiche) da sapere sul fenomeno musicale del momento
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Se nei primi sei mesi del 2018 l'album più venduto in Italia è stato Rockstar di Sfera Ebbasta, un motivo ci sarà. La trap è sulla bocca di tutti da più di un anno, almeno nel nostro Paese, e in molti si chiedono cos'è la trap e cosa vuol dire  quell'abbreviazione così simile a rap eppure così distante. Perché, anche se non incontra i propri gusti personali, conoscere questo genere musicale è fondamentale per capire la contemporaneità in cui si vive. 
 

Cos'è la trap e perché si chiama così
 

Derivato dallo slang di Atlanta, il significato del termine trap sta a indicare il luogo dello spaccio. Il genere nasce all'inzio degli anni Duemila negli Stati Uniti e, fin dal principio, i temi trattati nelle canzoni trap sono inerenti al mondo della droga. Caratterizzata dall'uso massiccio di elettronica e suoni come la drum machine o l'autotune, presenta bpm rallentati che creano un'atmosfera ipnotica. I pionieri del genere sono stati T.I., Young Jeezy e Gucci Mane arrivando a contaminare anche le voci più pop al mondo, da Beyoncé a Katy Perry. Tra i nomi più forti della scena contemporanea a livello internazionale ci sono Drake, Cardi B, Migos ma anche Rich the Kid, Young Thug e Lil Uzi Vert.
 

La trap in Italia
 

Se è vero che il primo a importare la trap in italia è stato Gué Pequeno nel 2011 con Il ragazzo d’oro, è anche vero che questo genere ha raggiunto la popolarità assoluta solo negli ultimi anni e soprattutto grazie a Sfera Ebbasta, Ghali e Charlie Charles. Storico è il record del trio raggiunto con il pezzo Peace&Love: in un solo giorno dall'uscita su Spotify, il brano ha registrato oltre 1 milione e 600mila ascolti. Insieme a loro non sono passati inosservati la Dark Polo Gang, Capo Plaza, Tedua, Drefgold, Rkomi e diversi altri. Secondo quanto riportato dal rapporto Ifpi/Fimi, il comparto hip hop in Italia sarebbe indietro rispetto al resto del mondo, restando tuttavia fortissimo tra i giovani e i giovanissimi. Si nota, infatti, che tra i 13 e i 24 anni ci sarebbe il 51,4% degli ascoltatori, ma è tra i più piccoli, non rilevati dalla ricerca, che la trap si è imposta come genere musicale predominante. 
 

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