Pucci Rebirth: la collezione di Cammile Miceli è un'ode a Capri e alla moda mediterranea
La griffe Pucci svela la prima collezione creata da Camille Miceli. La nuova direttrice creativa ha scelto Capri, destinazione alla quale la maison fiorentina è legata da una lunga storia d’amore.
«Il segreto dei colori? Abbinarli con armonia». Questo mantra di Emilio Pucci, marchese di Barsento, sembra aver guidato il lavoro di Camille Miceli che ha firmato la sua prima collezione per Pucci lo scorso 29 aprile, dopo essere stata nominata direttore creativo della maison di LVMH. Non uno show, non una passerella ma un come-back in quella Capri che è stata d’importanza fondamentale per la consacrazione del marchio nell’Olimpo fashion internazionale, dopo l’apertura a Marina Piccola nel 1951 di una boutique frequentata dal jet set. «Mi sono avvicinata a questo marchio con grande rispetto e ammirazione per la sua storia», ha spiegato Miceli, che vanta un passato creativo tra Azzedine Alaïa, Chanel, Louis Vuitton e Dior. «Per questa prima collezione mi sono ispirata alle stampe degli inizi, quando venivano ancora disegnate a mano e non al computer. Di questo processo artigianale mi affascinano le infinite possibilità creative ma soprattutto l’imperfezione che da Pucci diventa perfezione». Così la prima collezione della nuova era della griffe, creata seguendo il format del see now buy now tanto da essere già in vendita su Mytheresa, è stata svelata negli spot più suggestivi dell’isola. Tra locali customizzati, lezioni di yoga, stabilimenti balneari agghindati a festa e barche vestite con i colori della maison. E per un giorno l’isola di Capri è diventata l’isola di Pucci.