Italian Beauty: Levante
Già nell’anticamera dello studio fotografico Levante sente il bisogno di salutare tutti con almeno un abbraccio. E non si tratta di formalità perché Claudia Lagona, questo il suo vero nome, classe 1987, raro esempio di cantautrice di un pop intelligente e mai banale, conosce già quasi tutti e di ognuno ricorda qualcosa. Di chi, siciliano d’origine come lei, l’aveva truccata prima di un altro shooting o di chi l’aveva pettinata prima di una puntata spinosa di X Factor. Dai tempi di “Alfonso”, il primo pezzo che la fece conoscere in radio, dove raccontava di una festa in cui era costretta a divertirsi e urlava senza vergogna “Che vita di merda!”. Già da questi particolari si può intuire come il ricordo abbia per Claudia un peso specifico doppio rispetto al resto delle persone: «Sento così presente il passato che mi sembra che tutta la mia vita sia solo lì. Poi non è così, certo», commenta lei. Per questo Levante ha sentito il bisogno di coniare un neologismo per il titolo del suo quarto album uscito a ottobre: “Magmamemoria”. «Volevo raccontare il ricordo che brucia e che senti alla bocca dello stomaco: tutte queste M sono perfette per rendere l’idea di qualcosa che ribolle». Il disco è stato subito accolto con calore dal pubblico: «La reazione è stata a dir poco potente, la gente è entrata subito in empatia con i miei pezzi e ovviamente questo mi ha riempito di gioia». Forse conscia dell’accoglienza che ha ricevuto “Magmamemoria” affronterà con più sicurezza la prova del suo primo Forum d’Assago a Milano (l’intervista è stata realizzata prima del concerto). «Mmmm, insomma! Non è che mi senta proprio più tranquilla però d’altro canto so anche che è il momento giusto. Mi spaventa forse di più l’idea di avere davanti poche persone che mi fissano piuttosto che una massa indistinta!». In questi sei anni la vita di Levante è stata davvero densa: ha pubblicato tre album, due romanzi, ha partecipato come giudice a X Factor, si è sposata con il musicista Bob Rifo, da cui si è separata, ha avuto una storia con il cantautore Diodato, al quale ha dedicato il brano “Antonio” presente nell’album, e ora è di nuovo innamorata, anche se vuole tenere il massimo riserbo: «Non posso e non voglio condividere foto online con la persona di cui sono innamorata: come direbbe mia mamma, non si deve mostrare troppo quando si sta bene: mica ne sono tutti contenti!». È diventata poi un’icona indiscussa di stile, ricercata da brand di moda e bellezza, in grado di anticipare molti trend. Eppure, Carmen Consoli, altra siciliana doc, sua musa ispiratrice che ha duettato con lei nel singolo estivo “Lo stretto necessario”, l’ha definita “fuori-moda”: «Per me è stato un complimento! Intendeva dire che non seguo per forza la corrente: è vero». Un brano del suo ultimo album molto amato dai fan è stato “Arcano 13”, dedicato al padre, scomparso quando Claudia aveva solo 9 anni: «È il racconto di come un’ossessione, quella per la perdita di una persona, possa diventare a un certo punto quasi un’abitudine, solo per un istinto di sopravvivenza». Due canzoni, “Questa è l’ultima volta che ti dimentico” e “Se non ti vedo non esisti” rappresentano le storie dei suoi romanzi musicate, oltre ad avere gli stessi titoli, e in cantiere ora c’è un terzo romanzo. Dopo il concerto del Forum potrà stare un po’ a casa: «Ho bisogno del mio porto sicuro dopo tanto viaggiare».
Foto Cartacarbone
Testo Silvia Danielli
Stylig Fabio Pittalis
Hair stylist Erisson Musella @Closeup
Make up artist Luca Cianciolo @Closeup using Mac Cosmetics