Ibrahim Kamara, guest editor del progetto "A Family Affair" di Browns
All'alba del più grande movimento per i diritti civili della storia recente, il progetto di Browns "A Familiy Affair" si rende manifesto di uguaglianza e collaborazione, a supporto delle comunità di creativi.
Nella sua quarta e ultima edizione, "A Family Affair" ospita come guest editor lo stylist londinese Ibrahim Kamara per condividere la sua visione, coinvolgendo un team di artisti e creativi a lui cari.
Ib Kamara racconta a L'Officiel Italia "Il messaggio che voglio trasmettere con questo progetto è che c'è bellezza nell'incontrarsi e nel creare e condividere, soprattutto nel periodo che tutto il mondo sta attraversando."
Sono numerose le personalità coinvolte e attingono la propria creatività da ambiti diversi: musica, moda, arte, cinema.
Per prima la creativa Misha Notcutt che ha creato la playlist Mix it Up.
"Ho messo insieme questa playlist come riflesso di come mi sento durante questo risveglio per Black Lives Matter", spiega Mischa, "il titolo della playlist, Peace Of Mind, è tratto da una canzone di Lauryn Hill intitolata I Gotta Find Peace Of Mind. C'è un pezzo della canzone che risuona con me: lui dice che è impossibile, ma io so che è possibile.
Ed è come mi sento io in questo momento. È possibile. È possibile cambiare"
La seconda parte di Mix it Up vede coinvolta la performer e cantautrice Nadiah Adu-Gyamfi che si è esibita in un live del suo brano "Moon Chasing".
Elliott Jerome Brown e Justin French indagano attraverso immagini e citazioni il percorso della Black Diaspora, ma anche della schiavitù e della speranza verso il futuro. Tutti elementi che hanno influenzato arte, moda, musica e la creatività in senso lato.
Lo stesso Kamara ci rivela: "Penso sempre che l'esperienza vissuta possa influenzare il lavoro e nel mio caso questo è ciò che porto nella moda. La mia esperienza vissuta e le nuove esperienze che sto vivendo si uniscono."
Inoltre sono inclusi nel progetto i lavori di Ibrahim Kamara in collaborazione con il fotografo Rafael Pavarotti, accompagnati da una video intervista dove discutono reciprocamente dei loro lavori.
Rafael dice di Ibrahim: "La prima cosa che ho visto è stata la sua capacità di comunicare con i vestiti e di usare ogni singolo dettaglio stilistico possibile per attirare l'attenzione sui corpi neri. Il modo in cui ha posizionato quei corpi, così come sono veramente: membri di una famiglia reale." Allo stesso modo, lo stylist controbatte: "Rafael celebra la bellezza, la spiritualità e la diversità nel suo lavoro. Sono sbalordito da quanto amore vada nel suo lavoro."
La queer icon Daniel Sallstrom ha creato un makeup tutorial sperimentabile attraverso un filtro Instagram.
Mentre l'hairstylist Virgine Moreira esplora un percorso di liberazione da ogni limite attraverso un servizio fotografico incentrato sui capelli e diretto da Ibrahim Kamara.
Il fashion designer e programmatore di computer Gareth Wrighton ha esplorato una tematica che è emersa recentemente, soprattutto durante il periodo di lockdown che il mondo ha vissuto: il rapporto tra moda e digital gaming. In un'intervista accompagnata da animazioni e video.
Infine il regista Stephen Isaac Wilson ha selezionato degli spezzoni di film che sono stati per lui d'ispirazione nel processo di creazione di visual poetry. E lo storico e curatore d'arte Osei Bonsu ha indagato il tema del proprio lavoro negli spazi di lusso, in un'intervista con Ibrahim Kamara intitolata “The Power of The Edit”.
E alla domanda: "Pensi che attraverso la moda si possa dare voce al recente movimento #BlackLivesMetter? ", Ibrahim risponde: " Sicuramente! Le immagini sono molto importanti e possono essere offensive o progressiste. Le immagini possono far sentire un gruppo di persone incluse o escluse. "