Da stilista ad artista, la carriera di Helmut Lang e le sue sfilate rivoluzionarie
Dai suoi esordi con le sue prime sfilate di moda, al suo passaggio all'arte contemporanea. La carriera dello stilista austriaco Helmut Lang che ha lasciato un segno indelebile nella storia della moda ispirando intere generazioni di stilisti.
«Simplicity is the ultimate sophistication» è il mantra della sua moda minimale, con silhouette semplici, e materiali mai visti prima in passerella. Helmut Lang, stilista originario di Vienna classe 1956 è riuscito a coniare il suo ideale di moda con la sua estetica imprimendo il suo stile nelle pagine della storia della moda. Il suo ominimo marchio americano si è consacrato durante gli anni Novanta, con l'ondata antifashion minimalista. Ma il suo sensato gusto estetico ha cambiato la traiettoria dell'industria della moda. Scorri verso il basso per scoprire la carriera dello stilista Helmut Lang e i successi che lo hanno reso un grande interprete del movimento minimalista.
1986 la prima sfilata di Helmut Lang al Centre Pompidou
Il brand austriaco, fondato da Helmut Lang a Vienna ha presentato la prima collezione a Pargi nel 1986 al Centre Pompidou, sebbene non fosse inserito nel calendario della settimana della moda parigina. Una collezione in cui trionfava il minimalismo di Lang composta con abiti neri dai tagli essenziali, look alla garçons con camicie bianche abbinate a pantaloni sartoriali e alcune uscite che si concentravano di più sull'utilizzo dei materiali. Dopo il successo del debutto, l'anno successivo, nel 1987, presenta per la prima volta la anche la collezione menswear a Parigi durante le tradizionali sfilate della Paris Fashion Week.
Il minimalismo sperimentale di Helmut Lang
A determinare il successo di Helmut Lang è la sua proposta ricercata e diversificata. Sebbene tutti lo considerano un pioniere del minimalismo funzionale lo stilista austriaco ha saputo rinnovarsi di collezione in collezione sperimentando con un utilizzo di materiali non convenzionali come i tessuti catarifrangenti riflettenti, le piume, i tessuti trasparenti, materiali metallici, il PVC, il laminato di lurex e filati che assorbivano essenze profumate. Interessato alla tensione che si creava tra l'abbigliamento quotidiano e quello funzionale militare, Helmut Lang è stato uno dei primi stilisti che ha saputo giocare con con l'androginia e quel sottile confine tra femminile e maschile.
"Disegnare la moda è come creare un linguaggio: si tratta di dare forma al modo in cui le persone si esprimono" Helmut Lang
Il successo della New York Fashion Week e il cambio dei calendari della moda
Dopo essersi trasferito nel suo studio nel centro di Manhattan nel 1997, Helmut Lang ha accettato di preparare la sua collezione per essere presentata durante la New York Fashion Week. Ai tempi la sequenza dei calendari della moda era: Milano, Londra, Parigi e New York; ma dopo la sua adesione al calendario americano altri stilisti, tra cui Calvin Klein, hanno seguito il suo esempio. Da lì a poco, la NYFW assunse sempre più rilevanza, diventando un appuntamento fisso e aggiudicandosi successivamente il primo posto nell'ordine dei calendari delle settimane della moda.
Power couple: Helmut Lang e Melanie Ward
Melanie Ward e Helmut Lang hanno sviluppato una stretta relazione negli anni Novanta. Oltre ad esser stata invitata alla sua prima sfilata a Parigi con la stylist Melanie Ward il designer austriaco ha stretto un collaborazione solida e fedele. Insieme hanno realizzato sfilate sensazionali, campagne pubblicitarie di successo e successivamente la Ward è perfino apparsa nelle sue campagne pubblicitarie, come quella della primavera estate 2002. Una accoppiata vincente del fashion system che è passata alla storia della moda.
La rivoluzione della moda di Helmut Lang conquista l'online
Pioniere dei linguaggi digitali, Helmut Lang ha deciso di rinunciare al format del fashion show presentando per primo la sua collezione in streaming online nel 1998. Nello stesso anno lo stilista austriaco ha dato il via alle vendite online sul sito www.helmutlang.com.
L'acquisizione del Gruppo Prada
Nel 1999, lo stilista aveva venduto il 51% dell'azienda al Gruppo Prada. L'azienda gestiva tutte le finanze mentre Helmut Lang rimaneva ancora responsabile della direzione creativa del marchio.
Le top model di Helmut Lang e la sua community
Il designer austriaco era noto per avere una community di modelle fedeli che apprezzavano la sua visione e sapevano comunicare alla perfezione la sua idea di moda e il suo gusto estetico. Il gruppo comprendeva Cecilia Chancellor, Kate Moss, Stella Tennant, Amber Valletta, Christy Turlington, Giselle Bündchen, Alek Week, Shalom Harlow, Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Kirsten Owen e Linda Evangelista. Nella community facevano parte anche l'hairstylist Guido Palau e la fotografa Elfie Semotan entrambi fedeli collaboratori di Lang per i suoi servizi fotografici, le campagne e le sue sfilate.
Il passaggio dalla moda all'arte contemporanea
In tempi non sospetti, Helmut Lang ha lasciato il suo marchio nel 2004. La sua carriera è sempre stata incentrata su arte e moda, e con la mostra "HELMUT LANG ARCHIVE. An intervention by Helmut Lang" ha avuto modo di raccontare la storia della sua firma attraverso le sue collezioni mostrate con immagini e video installazioni al MAK di Vienna. Già durante la sua carriera si era avvicinato al mondo dell’arte contemporanea collaborando con artisti del calibro di Louise Bourgeois, Jenny Holzer, Sterling Ruby, Vanessa Beecroft e Rebecca Horn, e oggi è considerato un artista contemporaneo a tutti gli effetti. Le sue opere esplorano le nuove forme scultoree astratte, disposizioni fisiche e spaziali che vanno oltre i limiti del corpo umano. I suoi lavori sono esposti nelle gallerie e le istituzioni più prestigiose e attualmente è rappresentato dalla galleria Sperone Westwater Gallery di New York.
L'uscita di scena e l'eredità creativa di Helmut Lang
Oggi l'eredità del suo marchio continua a vivere con il suo nome attraverso il passaggio di nuovi direttori creativi. Nel 2006, Michael e Nicole Colovos, una coppia di designer americano-neozelandese, sono stati nominati direttori creativi, contribuendo al rilancio del brand con un approccio contemporaneo fino alla loro partenza nel 2014. Successivamente, nel 2017, Isabella Burley è stata nominata "editor-in-residence" per supervisionare le collezioni, seguita da Alix Browne nel 2018. Nel maggio 2023, Peter Do, designer di origini vietnamite cresciuto a New York, è stato nominato come direttore creativo e dopo meno di due anni, nel novembre 2024, Do ha lasciato il suo incarico, segnando un altro cambiamento significativo nella direzione creativa del marchio.