The Now Icon: Coco Rocha
Sono passati diciassette anni da quando Coco Rocha ha sfilato per la prima volta. Canadese, trentadue anni, ha origini irlandesi e russe. Supermodella con un milione e mezzo di followers su Instagram, ha cominciato a lavorare nella moda perché: «A un saggio di danze irlandesi un agente mi chiese se ero interessata a fare la modella, fra le risate dei miei amici che avevano tutta un’altra idea della cosa. Allora ero semplicemente un’adolescente alta ed esile in scarpe da ginnastica e maglioni di una taglia di troppo».
Coco Rocha ha trasformato le uscite in passerella in un fashion moment e ha fatto della posa una scienza esatta. Si è spesa per dare voce alla diversità come valore, come chiave di lettura di un sistema per certi aspetti ancora molto conformista. «Devo quasi tutto a Steven Meisel, che non a caso chiamano ‘the model maker’. Ha aiutato molte modelle a liberare il proprio potenziale e diventare le icone che sono: farò per sempre tesoro della sua amicizia e del suo sguardo creativo. E poi c’è stato Jean-Paul Gaultier, che mi ha regalato esperienze incredibili. Nel 2007 mi ha chiesto di ballare una giga irlandese lungo la passerella, poi è stata la volta della lotta nel fango, dell’indimenticabile abito-sirena con stampelle come coralli e, infine, un momento a cui con la mia piccola Ioni». E non è un caso se, lo scorso gennaio al parigino Theatre du Châtelet, per l’ultima sfilata couture dello stilista, Coco ha attraversato la passerella ballando ancora una volta sulle note della giga irlandese, quasi a chiudere un cerchio di amicizia, rispetto e gratitudine.
È stata fra le prime nel mondo della moda a esporsi contro l’anoressia, anzi «contro tutte le scelte non salutari a cui le giovani modelle spesso vanno incontro. La rappresentazione delle forme nel mondo della moda per lungo tempo ha forzato molte ragazze a cercare di rientrare in canoni non naturali. Credo, invece, che proprio come il pubblico apprezzi tanti modi di essere, allo stesso modo dovrebbe fare l’industria». E l’idea del Coco Rocha Model Camp nasce proprio così: «Ho lavorato con le modelle dietro le quinte per più di dieci anni. Quando Kendall Jenner era molto giovane, per esempio, ho dato a lei e a Kylie lezioni di posa. Con Karpassato intere serate a mostrarle come funzionano i social. Essere una mentore è stato per me molto importante, mi sono resa conto che era quello che volevo fare davvero.
Nel 2018 ha preso forma il Coco Rocha Model Camp, un’idea che avevo in mente da tanti anni e che finalmente sono riuscita a realizzare con mio marito (il designer James Conran, nda). Si sono già iscritte migliaia di modelle e ho personalmente seguito più di cinquecento ragazze negli ultimi diciotto mesi. In una grande tenuta in stile Tudor immersa in un parco a perdita d’occhio, un’ora a nord di New York, ospitiamo circa venticinque ragazze per stage di quattro giorni: si studiano pose, portamento, ma anche come gestire i contratti, i conti e l’immagine. Seleziono personalmente le ragazze e la diversità è fondamentale per me, vorrei rendere il Camp un microcosmo di come potrebbe essere un ideale mondo del lavoro».
Nella sua vita, «la maternità ha cambiato ogni cosa. Tutto quello che faccio oggi è per loro. Ogni singola scelta». Loro sono Ioni e Iver, lei quasi cinque anni e oltre 75mila followers su Instagram, lui quasi due è a quota 17mila. «Quindici anni fa fui una delle prime modelle sui social media, nel bene e nel male. Quando Ioni era piccola, sono stata inseguita da un fotografo che ha avvicinato l’obiettivo al passeggino per farle una foto. Da allora ho deciso che avrei condiviso ciò che volevo, niente più invasioni della privacy. Ma temevo che qualcuno avrebbe pubblicato foto a suo nome e così ho aperto io stessa l’account @IoniConran, non posto molto e trovo molto buffo che abbia così tanti followers: sono certa che quando sarà abbastanza grande da usare i social, Instagram potrebbe essere obsoleto e lei non scoprirlo mai!».
Model Coco Rocha @ Women Management
Foto Luca Meneghel
Testo Adriana Santambrogio
Styling Ute Sander
Hair stylist Tie Toyama @ Calliste
Make up artist Angie Moullin @ Calliste using Charlotte Tilbury
Set design Nicola Scarlino
Assistente fotografo Sarah Willmeroth
Assistente stylist Mia Sander