Art dealer: intervista a Carolina Cerutti
Il giovane brand Made in Milano si racconta: lo spirito fun e conscious di Carolina Cerutti conquista il capoluogo meneghino e apre le porte del suo temporary store il 12 aprile a pochi giorni dal Salone del Mobile
Da dove nasce il nome Art dealer?
Il nome Art dealer nasce dall’idea di creare uno spazio, una community, che sia un contenitore di arte e moda. L’obiettivo principale è di dare voce a giovani artisti e designer attraverso vari progetti.
Qual è la filosofia del brand?
Il brand è stato pensato con l’obiettivo di proporre capi senza tempo che puntino sulla qualità e che si collochino, fisicamente e metaforicamente, nel guardaroba delle donne che danno valore a ogni singolo capo che possiedono. Il desiderio è quello di creare una moda inclusiva, a livello di design, prezzo e messaggio.
Hai studiato in Cile, Milano e Londra. In che modo queste città hanno influenzato l’estetica del brand?
Queste città sono ovviamente tre realtà completamente diverse ma è proprio la loro commistione che ha dato vita alla filosofia di Art dealer. Il Cile condivide un messaggio di inclusività e trasparenza che sono tra i valori principali di Art dealer. Milano rappresenta la donna sofisticata che desidera lasciare un segno in ogni occasione. Londra crea quel bilancio tra una donna chic, libera e non ha paura di osare.
Quali sono le sue muse?
Le mie muse sono Aretha Franklin, Diana Ross, Cher, Mina e le donne di Henri Matisse.
Che tipo di donna è la donna Art dealer?
Come abbiamo raccontato con le ultime due collezioni, la donna Art dealer è una donna in costante crescita ed evoluzione: pronta ad accettare il cambiamento, pronta a sbocciare.
Art dealer sta costruendo un nuovo capitolo verso un futuro più responsabile e attento al nostro pianeta. In quale modo state sviluppando questo nuovo progetto?
Lo stiamo sviluppando in diversi modi, anche perché un approccio responsabile alla moda è proprio nelle radici del brand. Facciamo vari lanci per stagione per evitare l’over production con quantità limitate e prodotti esclusivi. Giriamo l’Italia alla ricerca di tessuti di fine stock per proporre alternative più sostenibili senza dover mandare in produzione del nuovo tessuto per ogni lancio. Tutti i prodotti per tintura e stampa utilizzati sono certificati non tossici per non inquinare il pianeta. A livello di spedizione, su Milano abbiamo appena attivato il nuovo servizio bike, per rendere le spedizioni in città più ecologiche. Ovviamente è un servizio esclusivamente su Milano per il momento, anche se speriamo presto di poter estendere questo servizio ad altre città.
Da poco si è conclusa l’esperienza del temporary store. Nel futuro è previsto l’opening di nuovi store?
L’apertura del nuovo store è prevista per il 12 aprile. Il negozio racconterà anche esteticamente il mood di Art dealer e sarà collocato in Corso Magenta 32, a Milano. Al momento il format è nuovamente previsto come temporary, fino al 1 agosto.
Nel 2021 ha aperto a Milano Casa Art dealer, ufficio e showroom. Quali sono i prossimi progetti?
Nei prossimi progetti del brand c’è sicuramente l’espansione all’estero, in particolare in USA e negli Emirati Arabi.
Avete mai pensato di fare collab? Se si, con chi?
Ci piacerebbe nel futuro - è un argomento che stiamo valutando. È una scelta delicata perché la community conta molto sui nostri valori, è importante che ci sia eventualmente nella collab un’unione sia stilistica, sia etica.
Avete in programma l’idea di sviluppare una linea di accessori?
Come novità abbiamo appena lanciato la collezione KIDS con i famosi “mini-me”, look coordinati alla mamma. Il prossimo passo potrebbe essere senza dubbio nel mondo degli accessori.
Se Art dealer dovesse avere un’influenza musicale, quale sarebbe?
Sicuramente musica Italiana anni ’70-’80. Abbiamo dedicato a questo genere un’intera collezione nel passato, intitolando i capi come alcuni canzoni iconiche dell’epoca.
C’è una persona che sognate di vestire?
Il nostro sogno sarebbe vestire Zoë Kravitz e Cher, due stili e personalità diverse che potrebbero ritrovarsi perfettamente nel nostro mondo.