«Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura», scopri gli archivi de L'OFFICIEL
Un tuffo negli archivi di L’OFFICIEL, dall’eleganza degli anni Trenta fino ai Duemila, per scoprire che il floreale in primavera può davvero essere avanguardia pura.
L'iconica citazione di Miranda Priestly sembra un cliché, ma basta dare un’occhiata agli archivi de L’OFFICIEL per scoprire che il floreale non è solo un pattern di stagione, bensì un viaggio nel tempo che inizia negli anni Trenta attraversando le rivoluzioni stilistiche dei Sessanta, l’opulenza degli Ottanta, il minimalismo dei Novanta, fino al nuovo millennio. Silhouette e volumi cambiano, ma il savoir-faire e l’allure della fantasia floreale resta intramontabile.
Sfogliare questi tesori d’archivio è un po’ come scovare in soffitta la borsa vintage perfetta: un tuffo in epoche passate che svela la genesi di tendenze tuttora attualissime. Se la Priestly scuote le spalle davanti agli inflazionati fiori primaverili, forse è perché sa che la moda vive di cicli e ritorni, e non c’è nulla di più potente del ricordare e reinventare.
E allora sì, quel floreale per la primavera può diventare avanguardia pura. Ma se tutto torna, se davvero tutto si rinnova, per trovare la prossima grande idea, basta guardarsi indietro senza aver paura di mescolare quel glorioso passato con il nuovo. D'altronde, si sa, il segreto è saper cogliere l’eco di ciò che è stato e trasformarlo in qualcos’altro.
Il «floreale» raccontato attraverso gli archivi de L'OFFICIEL
Images courtesy of L'Officiel