Da Alaïa, la bellezza senza confini tra moda, arte e memoria
Il direttore creativo Pieter Mulier firma una collezione Summer Fall 2025 in cui gli abiti, ispirati all'arte e alla storia, scolpiscono una femminilità senza tempo e potente.
La sfilata di Alaïa alla Paris Fashion Week si inserisce in una riflessione sulla storia, la geografia e la scultura, ponendo al contempo la donna al centro del processo creativo. Pieter Mulier esplora una bellezza senza tempo, libera da confini ed epoche, traendo ispirazione dall'arte dello scultore Mark Manders, le cui opere sembrano sospese nel tempo. Nell'atelier Alaïa, spazio di dialogo tra moda e arte, gli abiti diventano sculture viventi, animate da drappeggi e pieghe in movimento. Ogni silhouette evoca un patrimonio eterogeneo, una fusione di riferimenti storici e culturali che prendono forma nei dettagli e nelle strutture.
La colonna sonora della sfilata, con il soprano Fatma Saïd che interpreta Aatini al-Nay wa-Ghanni su un testo di Khalil Gibran, amplifica questa dimensione universale, fatta di intrecci e contaminazioni. La femminilità è espressa nella sua forza e unicità: gli abiti, protettivi come armature, avvolgono e rivelano il corpo con una profonda consapevolezza della sua morfologia. Tra ombra e luce, tra svelamento e mistero, Alaïa celebra l’individualità e il potere delle donne, restando fedele all’eredità lasciata da Azzedine e alla sua visione di una bellezza senza tempo.