Venus Williams sta riscrivendo le regole del tennis, della moda e del benessere
Campionessa di tennis di fama mondiale, oggi è anche una figura di spicco nel panorama imprenditoriale, alla guida di V Starr, azienda di interior design, e di Happy Viking, brand dedicato alle proteine vegetali. Di recente ha dato alle stampe Strive, un libro già bestseller che approfondisce i temi di salute e benessere
Text by SILVIA FRAU
Photography RICARDO ABRAHAO
Styling LUCA FALCIONI
In campo fin da bambina, Venus Ebony Starr Williams, californiana, per molti “La Venere Nera”, ha conquistato il mondo del tennis dall’età di 14 anni. Prima donna afroamericana ad aggiudicandosi la prima posizione nel ranking mondiale (nell’era Open) ha vinto 49 titoli WTA, con sette vittorie nel circuito singolare del Grande Slam e 14 nel doppio ottenute con la sorella minore Serena Williams. Una storia, la loro, che ha voluto raccontare producendo il film autobiografico “King Richard”, candidato a sei premi Oscar, nel quale ha raccontato l’influenza che suo padre e allenatore, Richard Williams, ha avuto sulla loro infanzia e le loro carriere. È stata invece la madre a incoraggiare il lato creativo di Venus Williams, che si è iscritta alla scuola di moda e design, diventando decoratore d’interni e, in seguito, un’imprenditrice affermata con un proprio business, V Starr, uno studio di design commerciale e residenziale, e più di recente, Palazzo, una piattaforma di interior design alimentata dalla più avanzata tecnologia AI. Ha da poco pubblicato “STRIVE”, una guida innovativa e stimolante per uno stile di vita più sano e felice, già best-seller, e aperto - dopo aver scoperto di avere la sindrome di Sjögren - l’azienda di proteine vegetali Happy Viking.
L’Officiel Italia: Con sette titoli del Grande Slam, cinque campionati di Wimbledon e quattro medaglie d’oro olimpiche, sei conosciuta come un’icona dello sport. A parte i successi cosa ti ha dato lo sport?
Venus Williams: Mi ha dato tutto. Ha cambiato la mia vita e ha plasmato la persona che sono oggi. Mi ha insegnato la resilienza e come essere non solo forte fisicamente, ma anche mentalmente. Mi ha insegnato la disciplina, l’importanza di presentarsi, lavorare sodo e impegnarsi giorno dopo giorno per raggiungere i propri obiettivi. E, cosa forse più importante, mi ha dato fiducia. Fiducia in me stessa, nelle mie capacità e un senso di potere che va oltre il campo da tennis.
LOI: Nel film autobiografico “King Richard” parli dell’influenza di tuo padre/allenatore. Quale lato del tuo carattere hai sviluppato maggiormente attraverso lo sport? E cosa hai sofferto?
VW: La parte di me che si è sviluppata maggiormente è la mia forza interiore. Il tennis è incredibilmente competitivo e fin da piccola ho dovuto allenare non solo il mio corpo, ma anche la mia mente e le mie emozioni. Mi ha insegnato a essere forte, a rimanere concentrata anche sotto pressione, a riprendermi dalle sconfitte. Ci sono state lunghe giornate di allenamento e dure sconfitte, ma sono stata incredibilmente fortunata ad avere dei genitori che mi hanno sostenuta e che hanno creduto in me come atleta, ma soprattutto si sono assicurati che avessi un’infanzia vera. Mi hanno ricordato che la vita non è fatta solo di vittorie e che la persona che ero fuori dal campo contava tanto quanto i risultati ottenuti in campo.
LOI: Come hai trasformato la grinta e lo spirito competitivo dal campo nelle tue attività di oggi?
VW: Essendo stata sempre una atleta, lo spirito competitivo è parte integrante della mia persona e si riflette in tutto ciò che faccio. Che si tratti di lanciare un nuovo gusto con Happy Viking o di guidare un nuovo progetto di design con V Starr, affronto ogni impresa con la stessa passione, disciplina e intenzione che ho portato nel tennis. Ho semplicemente incanalato quell’energia in nuovi settori.
LOI: Recentemente hai scritto “STRIVE” un libro che insegna a condurre una vita più sana. Puoi dirmi qualcosa di più?
VW: Essendo un’atleta, ho acquisito molte conoscenze sul benessere, la disciplina e la resilienza e ora le voglio condividere per aiutare gli altri a vivere una vita più sana e felice. Questo libro parla di come trovare la gioia nel viaggio, perché essere disciplinati non significa non potersi divertire lungo il percorso. È costruito attorno a otto principi di benessere, pensati per essere piccole pratiche quotidiane fino a diventare abitudini durature. Si tratta di praticare il benessere in ogni aspetto della vostra vita: nel lavoro, nelle relazioni, nel modo in cui mangiate o vi muovete.
LOI: E i progetti Happy Viking e Asutra, come sono nati?
VW: Sono entrambi radicati nel mio percorso personale e nella mia passione per la salute e il benessere. Happy Viking è il marchio di nutrizione a base vegetale che ho co-fondato e che è stato ispirato dal mio percorso di gestione della sindrome di Sjögren. Quando mi è stata diagnosticata, ho dovuto ripensare al modo in cui alimentavo e curavo il mio corpo, assicurandomi di ricevere i giusti nutrienti e vitamine. Con Happy Viking, curiamo il nostro corpo dall’interno, fornendogli i nutrienti e i super-alimenti di cui ha bisogno per rimanere forte, energico ed equilibrato. Ho collaborato con il marchio Asutra perché adoro i loro prodotti e ciò che rappresentano. È un’azienda guidata da donne, incentrata sulla cura di sé e sul benessere generale. Questi prodotti sono stati anche un fattore importante nella gestione dei miei sintomi e nel recupero dopo l’allenamento.
«Il tennis è uno sport incredibilmente competitivo. Mi ha insegnato a essere forte, a rimanere concentrata anche sotto pressione, e soprattutto a riprendermi dalle sconfitte». Venus Williams
LOI: Oltre al benessere psicofisico sei una grande sostenitrice delle donne, penso alle campagne per la parità di retribuzione nel tennis e non solo. Come vedi la situazione attuale, c’è qualche miglioramento?
VW: Credo che il tennis e tutti gli sport femminili si stiano muovendo nella giusta direzione. Ogni passo avanti è importante e gli sport femminili stanno ottenendo più riconoscimenti che mai. È stato incredibile vedere il successo di tutte le atlete alle Olimpiadi, nella WNBA di basket, nell’hockey femminile e nel calcio. Sono una grande sostenitrice della necessità di continuare a investire e a credere nello sport femminile.
LOI: Nella tua vita ha ricevuto molti riconoscimenti, non solo nello sport, qual è quello che ti sta più a cuore?
VW: È così difficile sceglierne uno solo. Sono orgogliosa di tutti i miei risultati. Ogni premio e campionato sono stati speciali, a loro modo unici. Vincere le Olimpiadi e Wimbledon sono stati i sogni di una vita e quei ricordi sono incredibili. Ma al di là del tennis, sono stata in grado di usare la mia piattaforma per sostenere qualcosa di più grande di me. Essere la prima donna a ricevere lo stesso premio in denaro a Wimbledon è stata una pietra miliare personale per me, ed è stata una vittoria per tutte le donne nello sport e non solo, un promemoria del fatto che il cambiamento è possibile.
LOI: Lo sport è anche al centro dei tuoi film come produttore, quali sono le prossime uscite?
VW: Lo sport è un linguaggio universale. Unisce le persone in modi davvero significativi e d’impatto. Come produttore, sono attratta da storie che catturano questo spirito. Di recente abbiamo annunciato un nuovo adattamento cinematografico di “The Match”, che racconta l’incredibile storia delle icone del tennis Althea Gibson e Angela Buxton. Speriamo di produrre altre storie incentrate sull'ispirazione, l’unità e il trionfo e di portarle sullo schermo.
LOI: Hai studiato design e moda, hai collaborato a progetti artistici, quanto è importante per te la bellezza?
VW: La bellezza è una forma potente di espressione di sé, proprio come il design, la moda e l’arte. È un modo per mostrare la propria individualità e distinguersi in modo unico. Ciò che rende la bellezza così speciale è che è personale: non deve seguire regole o tendenze. Non è una questione di perfezione, ma di sentirsi sicuri di ciò che si è e di abbracciare ciò che ci rende diversi.
LOI: Quale stile di moda ti fa sentire più a tuo agio?
VW: Con il tempo ho imparato a non seguire le tendenze, ma a scegliere i capi che mi fanno sentire bene e che si adattano al mio stile di vita. Ho sempre amato indossare le gonne, sia quelle sportive da tennis che quelle per tutti i giorni.
«Essere la prima donna a ricevere lo stesso premio in denaro degli uomini a Wimbledon è stata una pietra miliare per me, e una vittoria per tutte le donne, nello sport e non solo». Venus Williams
LOI: Chi sono i tuoi designer preferiti?
VW: È difficile sceglierne uno solo. Virgil Abloh (anima del marchio Off-White ma anche direttore creativo del menswear di Louis Vuitton, ndr) è stato una fonte di ispirazione: ho ammirato il suo lavoro da lontano e il modo in cui ha ridefinito l’abbigliamento maschile lasciando un impatto duraturo. Per anni ho anche avuto il piacere di lavorare con Lacoste sviluppando un apprezzamento per l’atemporalità e l’eleganza del loro lavoro. Conosco personalmente Pelagia (Kolotouros), il loro direttore creativo, e ho visto in prima persona la creatività e la passione che mette in ogni singolo abito che disegna.
LOI: Quali sono i tuoi prossimi progetti?
VW: Per ogni progetto mi assicuro che sia qualcosa di significativo. In questo momento sono molto concentrata sull’espansione del mio lavoro con V Starr e Happy Viking, oltre che sui miei altri progetti nel campo della salute e del benessere. Il mio libro “STRIVE” uscirà in brossura in autunno e di recente ho annunciato una collaborazione con WeWard, un’applicazione per camminare che rende il movimento divertente e gratificante. È emozionante sostenere imprese che hanno un impatto positivo.
In tutto il servizio skincare Dior Capture, DIOR
HAIR: Araxi Lindsey @ THE WALL GROUP
MAKE UP: Adam Burrel @ OPUS BEAUTY
NAIL: Nin Peng
EXECUTIVE PRODUCER: Jorge Rossel
PRODUCTION: We Made It Agency
ON SET PRODUCTION: Adrián Ramos Diaz
PHOTO ASSISTANT: Jay Sivayavirojna
STYLING ASSISTANT: Eugenia Gamero