Y/PROJECT l’arte della decostruzione per la collezione Autunno Inverno 2020
All’interno di un campo da basket delimitato da pareti in legno si accedeva a un ring di palloncini. Glenn Martens ha accolto così i suoi ospiti, invitandoli, come del resto recitava l’invito, a vivere un’esperienza immersiva al ritmo di una marcia di fanfara. I capispalla maschili sono rovesciati dal sotto al sopra con cuciture esagerate e pannelli di raso colorato avvolti in tulle, così come i bomber a cuspide e le felpe attaccate alle maniche e sulle spalle dei maglioni. Questo impatto visivo viene immediatamente amplificato da un altro: un body scollato sopra pantaloni a vita alta con un taglio a V sul davanti. Invece della solita chiusura a scatto, questo body è prolungato da lunghe spalline legate intorno alla vita. Questo concetto di legatura si sviluppa su camicie e canotte ma anche con gonne e pantaloni, trasformando pezzi classici in un linguaggio più giocoso. Ogni pezzo è un'esperienza e un mezzo di espressione personale. Il vocabolario creativo decostruttivo della maison continua questa stagione con nuove varianti di pezzi cult: i rever dei cappotti si dividono in due per creare un effetto pop-up, una clip per spalla sfoca la struttura dei pezzi classici sempre oversize, i maglioni sono raddoppiati e le cuciture 3D sul pannello frontale dei pantaloni sono una reinterpretazione dei pezzi visti anni fa sulla passerella Y/PROJECT. L'ultimo parte dello show rivela una collaborazione esclusiva con Canada Goose: una capsule collection di sei pezzi, tra cui parka asimmetrici, maglioni e berretti reversibili. Rivedendo i capi più iconici di Canada Goose, questa collaborazione unisce proporzioni giocose a capispalla funzionali per offrire l'apice della creatività. In puro stile Y/PROJECT, questa collezione offre una dichiarazione di libertà da ogni tipo di trend, rimanendo fedele alle radici del brand, pur continuando a innovare e a stupire.