Fashion Week

Day 8 Paris Fashion Week con Miu Miu e Lacoste

Il best of di Miu Miu in chiave sexy e lo sport tailoring sofisticato di Lacoste
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Miu Miu 

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La sfilata Autunno Inverno 2020-2021 di Miu Miu è andata in scena all'interno del Palais d'Iéna di August Perret, riletto per l'occasione con un'ulteriore audacia déco dallo studio AMO, e con altrettanto spirito di rivoluzione da Miuccia Prada. La collezione è stata un vero e proprio best of di tutti i pezzi cult del brand, dallo stile bon ton da educanda degli anni '30/40, alla Lolita anni '60 fino alla giovane femme fatale anni 80' in eco-fur leopardate, il gotico di pelle e spike in metallo, con il trait d'union di una capigliatura da diva Hitchkokiana. I robe manteau, i soprabiti che diventano abiti, hanno spacchi laterali e colletti camicia, rigorosi e sexy, decorati da camei gioiello. I lunghi cappotti fittati da giorno si abbianno a lunghi vestiti in seta dalle nuance calde come l'arancio, il giallo limone o il verde smeraldo; dai giubbotti e coat in eco-pelliccia spuntano gonne longuette in tulle trasparente con incrostazioni di cristalli. Cristalli che invadono corpini di tulle trasparente in combo con gonne tubino dai bottoni gioiello, dettagli che invadono anche il più rigoroso degli smanicati. Il mood "del gioco della moda" prosegue con abiti midi in taffettà, con le maniche a sbuffo e gonne a palloncino, trasparenze, i fiori ricamati a maxi scollo a V, stampe leopardate da femme fatale, fino ad arrivare al punk. Per proseguire nell'universo gotico con anfibi con borchie appuntite e mini dress in pelle (sempre con decori gioiello) e i long dress con spacchi degni di una moderna eroina stile Ritratto di Signora di Henry James. Colpisce un nuovo membro della Miu Miu Squad, ovvero Rita Ora, vestita nel rigore di un cappotto militare blu navy con colletto, alamari rossi, sandali zeppa rossi e immancabili cristalli décor. Completi suit e abiti in tartan dalle tonalità che spaziano dal rosso al giallo, passando per il blu e il verde, impreziositi dall'uso delle perle, dove la ribellione è chic, non impegna e fa semplicemente sognare.

Lacoste

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Louise Trotter ci porta al Tennis Club de Paris per la sfilata Lacoste Autunno/Inverno 2020, terzo atto del dialogo intimo tra la direttrice creativa e il fondatore del brand Mounsier René Lacoste, che questa volta chiama in campo, oltre al tennis, anche il golf. Il golf era infatti lo sport preferito di Simone Thion de la Chaume moglie di René, a sua volta campionessa, che insieme al marito incarnava la definizione di coppia d’oro dello sport. Oggi Louise Trotter celebra le armonie nei loro contrasti, e gioca in un rimbalzo di riferimenti tra lo sport di lei e quello di lui, mixandoli sempre con una sartorialità "atletica" rivista e corretta. Disegnata secondo i canoni d’eleganza e performance, vede primeggiare i due colori simbolo, il verde e il blu navy Lacoste, affiancati da marroni terra battuta, verde menta, blu cielo, rosa confetto, arancio, limone e cuoio; tra tempo libero e divise urbane. I blazer e i pantaloni dal sapore sportivi sono realizzati sartorialmente in jersey tecnico, i capispalla in tessuti tech presentano dettagli in pelle, mentre le maglie protettive e i pullover  sono in Principe di Galles, pied-de-poule e quadretti Vichy. Ripreso dal lessico della cultura pop francese, il coccodrillo Lacoste fa capolino su fodere di giacche e come stampa all-over color pastello, mentre le gonnelline da tennis s' indossano con camicette in seta stampata con stampate racchette e mazze da golf, e modelli di polo squadrati (tra cui l'iconica polo L1212) hanno importanti colletti in maglia, spacchetti a contrasto e profili in pelle. Direttamente dagli anni 1980, la sneaker T-Clip originale viene aggiornata con colori pastello a contrasto, mentre cordoncini portachiavi traforati appesi al collo e borse caddy strizzano l'occhio all'altra passione, forse più inedita, di casa Lacoste.

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