Fashion Week

Day 7 Paris Fashion Week con Thom Browne e Givenchy

Clare Waight Keller tratteggia per Givenchy una femminilità adulta, decisa e consapevole. Thom Browne raduna tutti i suoi cult in un'arca di Noè dello stile
shop person human plant tree

Thom Browne

1 / 40

Una giraffa rossa e blu, un elefantino bianco, delle ranocchiette nere. Sembra una stravagante arca di Noè quella che Thom Browne fa sfilare nella surreale atmosfera di bosco innevato. Dopo le uscite iniziali a base di gonnelle e giacchini a righe da school girls, i modelli viaggiano in coppia, per preservare la propria specie di stile, più che mai fedele all’estetica del suo ideatore. Ci sono i lunghi cappotti blu, i coordinati coat/giacca/pantalone dove si incrociano almeno tre stoffe diverse, dal gessato, ai quadretti al principe di Galles. I completi grigi con il blazer allungato su una gonna a pieghe sia per lei sia per lui. E i piumini aristocratici, con un patchwork di lane in diversi toni di grigio. Da Thom Browne,  vige la regola degli antichi latini: repetita iuvant. 

Givenchy 

1 / 47

Guardare la sfilata di Clare Waight Keller per l’Autunno-Inverno di Givenchy mette di buon umore. La designer inglese è arrivata alla guida della maison parigina nel 2017, ed è già da un paio di stagioni che la sua moda riflette il suo stato d’animo. Quest’anno compie cinquant’anni e da come disegna, si vede che ha raggiunto una splendida consapevolezza di sé. Si fida delle idee che ha, certo si guarda intorno, dopo di che decide con lucidità a che tipo di donna vuole parlare. Perché di donne si tratta, non di millennial da irretire, femmine decise, pronte a passare dal completo mannish da lavoro, agli abiti fluttuanti dove si mescolano diverse nuances e fantasie. Alle mises da sera con lo chiffon nero doppiato da delicate piume. Power ladies del terzo millennio, chic da morire.

Articoli consigliati