Fashion Week

Fendi, tributo a Karl Lagerfeld nel cuore di Shanghai

"Sono felice di essere in Cina, a 12 anni di distanza dal défilé sulla Grande muraglia; questa è la chiusura di un ciclo un omaggio a un talento incredibile come era quello di Karl", ha spiegato Silvia Venturini Fendi, anima creativa della maison. Portando in scena uno show monumentale di oltre 100 look nella cornice del Powerlong museum
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Oltre 100 look nel segno di Karl Lagerfeld, che per 54 anni ha costruito, collezione dopo collezione, l'estetica di Fendi. Nella cornice dell'avveniristico Powerlong museum di Shanghai è infatti andato in scena un happening sui generis per celebrare il passato, il presente ma soprattutto il futuro di Fendi, a 12 anni di distanza dallo spettacolare show sulla Grande muraglia. Il marchio del gruppo Lvmh è infatti tornato nell'ex Celeste impero con una grande sfilata-spettacolo che ha animato le sale del futuristico spazio espositivo inaugurato lo scorso anno. Unendo la collezione femminile a quella maschile nel segno di Karl Lagerfeld, che fino alla sua scomparsa lo scorso febbraio, ha guidato la creatività del womenswear. "Sono felice di essere qui per questo evento così importante in Cina, a 12 anni di distanza dal défilé sulla Grande muraglia; questa è la chiusura di un ciclo un omaggio a un talento incredibile come era quello di Karl", ha spiegato Silvia Venturini Fendi, anima creativa della maison. Che ha progettato un tributo al lavoro dello stilista tedesco e alla sua eredità estetica. Tributo scandito su due fronti: da una parte il ready to wear donna dell'autunno-inverno 2019/20, ovvero l'ultima collezione creata da kaiser Karl insieme a Silvia Venturini Fendi, da sempre suo braccio destro sugli accessori. Dall'altra il ready to wear uomo della stessa stagione, disegnato in autonomia dalla Venturini Fendi, che aveva chiesto proprio al designer tedesco di collaborare come guest artist alla collezione. In totale, un runway order monumentale di oltre 100 look con 15 new entry, create appositamente per lo show di Shanghai. "Questa è la prima volta nella storia di Fendi che uomo e donna abitano sulla stessa passerella, ma l'aver avuto il privilegio di collaborare con Karl anche sull'ultimo menswear prima della sua scomparsa è stato un regalo importante, che ci ha permesso di esplorare un universo più tailoring dell'uomo Fendi", ha spiegato Serge Brunschwig, presidente e ceo della griffe romana. "Con questo show vogliamo far vedere alla Cina, dove siamo presenti con una ventina di punti vendita in circa 12 città, cosa è Fendi oggi, cosa è diventata e cosa diventerà". E cosa è Fendi oggi è la passerella a raccontarlo.

In pedana, una spirale di neon accecanti immersi in un bianco latteo totalizzante, incede il popolo della maison. Capitanato da Timmy, super(pop)star made in China, e scandito da 102 personaggi in un turbinio di sfumature beige e di rimandi al tailoring severo, di monogrammi calligrafici, di incursioni d'arte futuristica, di reti micro e macro ma anche di sete preziose e di pellicce sontuosamente lavorate. A ricordare il lungo matrimonio con Karl i suoi collage dallo spirito artistico, scelti per i trench maschili ma anche per i coat femminili o i completi da maschiaccio sfoggiati con le valigie rigide da globe-trotter d'antan. O ancora le FF in versione Karligrafo, per i bomber di lui indossati da lei in versione garçonne, decorati da quel monogramma scarabocchiato dallo stilista tedesco. E poi le catene, sottili e preziose, che diventano ornamento delle gonne a pieghe piatte e delle camiciole piccole da borghese peccaminosa. Su tutto gli accessori. Gli stivali-calza FFrame, brodé di cristalli barocchi. I texani verniciati con le iniziali ricamate. Ma soprattutto le borse. Baguette in primis, per lei ma anche per lui, nella versione studiata a quattro mani con Porter. E poi la Peekaboo che diventa sigillo della maison in versione a-gender. Fino alla nuova Kan U, destinata a entrare nell'Olimpo delle iconiche Fendi bag del futuro.

Spenti i riflettori cinesi, ora tutta l'attenzione è puntata su Roma dove il prossimo 4 luglio la griffe tornerà in pedana con la haute couture. "Sarà una collezione molto speciale, un omaggio alla città di Roma e al lavoro di Karl", ha aggiunto ancora Brunschwig. "Senza nostalgia, perché è la lezione che ci ha lasciato questo talento incredibile: mai guardare indietro ma puntare all'oggi per immaginare la bellezza del futuro". E come sarà il futuro, creativo, della maison, ancora avvolto da un sottile velo di mistero dopo la scomparsa dello stilista tedesco? "Come ci ha insegnato Karl, siamo nel presente e il nostro presente è forte, molto forte. Silvia ha lavorato con Karl 54 anni, fianco a fianco, assorbendo il pensiero di un grande maestro. Ha un link diretto, intenso e proficuo con lo studio creativo interno. Continuiamo e continueremo con tutta l'energia di Karl e di Silvia. Per raccontare il futuro di questa grande maison". 

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