L'Officiel Art

Urs Fischer

Sant’Andrea De Scaphis - da “scafi”, quelli che affollavano quest'area portuale di Trastevere - è una chiesa sconsacrata con una storia di mille e duecento anni che nel 2015 è stata trasformata in galleria d'arte da Gavin Brown.
head sculpture art

Altare, muri scrostati, colonne doriche e tutto il resto fanno da contorno a Bliss, l'opera che Urs Fisher ha realizzato per questo spazio, visibile fino all'11 novembre. La scultura, alta quasi tre metri, rappresenta il mezzo busto di una donna con il volto beato, estatico, nemmeno una ruga o una piega d'espressione, capelli cortissimi un po' spettinati da un vento che sente solo lei, occhi chiusi e labbra appena appena sorridenti. Morbida: realizzata in plastilina bianca, la prima cosa che viene da fare è toccarla. E nessuno ti dirà di non farlo. L’opera è infatti destinata a trasformarsi durante la mostra attraverso la manipolazione del pubblico che è libero di metterci le mani e modellare la sua superficie, lasciando emergere i colori psichedelici che stanno sotto al primo strato di “pelle”. Le spalle emergono da un alto basamento, sempre in plastilina, sul quale i visitatori possono salire, entrando fisicamente a far parte del lavoro. Come in numerose opere precedenti, Fischer concentra la propria attenzione sul processo di creazione e distruzione, e sulla trasformazione dei materiali. Ma a differenza di lavori come le sculture in argilla o i ritratti di cera che si sciolgono come candele, destinati a un processo di disfacimento inesorabile, Bliss è un’immagine aperta. Ogni modifica segna un una nuova fase, nessun intervento è definitivo e ogni gesto è potenzialmente reversibile. Per adesso è piena di disegni, ci sono cuori con dentro i nomi di Luca & uno illeggibile, un piercing, graffi, le labbra a forza di scavare sono diventare rosa, manate di bimbi, fiori giallo evidenziatore, e una lunga cicatrice dietro al collo.

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