Terre di Uomini
L'esposizione, a cura di Chiara Dall’Olio, comprende oltre 70 opere di 27 artisti. Dai grandi maestri della fotografia americana - Ansel Adams, Edward Weston, le sperimentazioni di Callahan e Siskind, Stephen Shore che immortala la provincia americana con la pellicola a colori, utilizzata anche da Misrach per agli ampi spazi desertici – ai paesaggi africani. La foresta nigeriana di Osodi, le tracce dell'apartheid nelle immagini di Goldblatt, la vita di tutti i giorni nelle fotografie di Nunn. Anche i cani ritornati randagi dopo essere stati abbandonati dai bianchi in fuga dalle fattorie, ritratti da Naudé, sono un emblema del recente passato sudafricano. Nella periferia di Tangeri ripresa da Barrada c’è tutta la precarietà di una nazione come il Marocco, così come nelle immagini della prima campagna elettorale democratica del Congo fotografata da Tillim nel 2006 la tensione delle piazze è palpabile. E in Italia? Sono fotografi come Franco Fontana - che interpreta il mondo in campiture di colore - o come Luigi Ghirri - che volge l'attenzione alla provincia della pianura padana - a dimostrare fin dagli anni '70 che non esiste solo la bellezza delle coste o delle Alpi italiane. Sulla loro scia, Fossati indaga le rive del Po che diventano quasi un paesaggio lunare. Occorre allora allontanarsi, prendere il largo come Mimmo Jodice, che ricerca nei luoghi del Mediterraneo le radici di una cultura antica.