Kiki Smith e Alejandro Cesarco alla Galleria Raffaella Cortese
Smith, statunitense nata a Norimberga, figlia d'arte - il padre, Tony Smith, è stato uno scultore minimalista; la madre, Jane Lawrence, un’attrice e cantante lirica che amava farsi ritrarre da Jackson Pollock – trasforma i luoghi in cui vive in favole dalle atmosfere delicate e senza tempo: territori popolati da lupi di gesso, angeli di carta, nudi di donna a grandezza naturale. Nella prima parte della sua carriera artistica Smith rappresentava le parti interne del corpo, in particolare gli organi, le strutture cellulari, il sistema nervoso. Poi sono arrivati gli animali, gli oggetti domestici e la mitologia classica. I disegni e le sculture esposte in Galleria sono state realizzate nel 2016. Al centro c'è il volto femminile. Le linee escono fuori dai confini del (suo?) viso e si liberano in aria. Sono linee liquide – lacrime, sudore, bava – che formano fiamme azzurre, brillanti, che legano - un po' come i disegni dell'impressione delle stigmate su San Francesco. I liquidi formano qualcosa di solido, tangibile, massiccio, non si perdono in nessun fazzoletto bianco. Come ha affermato la stessa Smith: “Sono disegni di teste che parlano e vedono, ricevono e ascoltano, trasmettono e chiedono nel mondo”. Alejandro Cesarco, newyorkese di adozione, uruguaiano di nascita, indaga il mezzo della scrittura, il rapporto tra testo e significato. Ripetizione, narrazione, pratiche di lettura e traduzione. La sua ricerca mischia il rapporto tra parole e immagini con l’esperienza e la soggettività - come reminiscenze autobiografiche e letterarie di altri artisti, scrittori, autori, pensatori. La sua esibizione ha un tono romantico che favorisce l’esplorazione personale, lo stile, l'invecchiamento, l'eredità. L'opera fotografica Der Familienroman (The Family Novel) (2017), per esempio, è una rilettura dell’edizione spagnola del testo The Complete Works of Sigmund Freud di proprietà del padre. In questo modo Cesarco rilegge Freud attraverso le lenti dell’autobiografia, focalizzando l’attenzione sulle sottolineature e sugli appunti annotati, descrittivi e profetici allo stesso tempo.