Boys Don't Cry
La mostra fotografica curata da Micaela Flenda, esplora la sfera emotiva maschile e indaga il significato di mascolinità moderna. La pressione sociale che oggi viene imposta agli uomini, secondo uno standard stereotipato diventa punto di partenza per Corabi che attraverso le sue fotografie - che riprendono soggetti di età ed estrazione sociale differenti, difficilmente categorizzabili - mette sotto la lente d’ingrandimento la diversità con l’obbiettivo di distruggere l’immagine di uomo-macho. Il progetto è uno story-telling fatto di scatti che raccontano la vita di ragazzi, adulti, anziani e della loro relazione personale con la mascolinità. L’obiettivo è dunque riuscire a portare un messaggio di incoraggiamento ad esprimere le proprie emozioni, scardinando quell’immaginario falsato di una realtà che infondo non esiste, ma che viene imposta da regole e consuetudini comportamentali vetuste e in contrasto con una società in continua evoluzione.“Boys Don’t Cry” è un viaggio intimo che percorre tra le righe l’esperienza personale di crescita del fotografo, il confronto con il mondo maschile attraverso uno sguardo “smaliziato” rispetto alle pressioni sociali che creano nei giovani dubbi e vergogna verso la loro emotività.