Antonin Tron designer di Atlein racconta le sue ispirazioni

Spirito libero e piedi ben saldi a terra, Antonin Tron racconta in tutti gli aspetti della sua firma. Anche il nome del brand, Atlein, viene dall'Oceano Atlantico dove lui ama surfare. La collezione di debutto di Tron è stata mostrata umilmente nel suo appartamento di Parigi, dove sua madre serviva del caffè in cucina. Atlein mostra anche la padronanza magistrale di Tron della forma femminile, mostrata nel suo lavoro attraverso una varietà di sagome che vanno da abiti in jersey accuratamente drappeggiati e aderenti al corpo a spezzati strutturati. La sua esperienza nel suo mestiere è il culmine delle sue esperienze passate: prima attraverso i suoi studi alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, poi attraverso la collaborazione con una serie di case di moda tra cui Louis Vuitton, Givenchy e Balenciaga. I pezzi moderni e fluidi di Atlein e i gioielli senza tempo di Tiffany creano una coppia straordinaria. Insieme ad Angel Chen e Christopher John Rogers, Tron interpreta l'eleganza dei gioielli Tiffany per il moderno stile di vita parigino. Continua a leggere per incontrare il talento emergente e per vedere la sua visione prendere vita in "Styled to a T."

Lisa Immordino Vreeland: Che tipo di donne ti ispirano? Puoi descrivere quello che stai vestendo?
Antonin Tron: Sono ispirato da donne con un certo spirito; donne che sono molto intelligenti, dotate di potere e che possiedono un senso creativo spiccato. È qualcosa che cerco di canalizzare in quello che faccio. Quando progetto, devo essere un osservatore. Devo ascoltare le donne, guardarle, capire cosa vogliono, di cosa hanno bisogno, e poi fonderlo con la mia visione. Sono amico di molte donne che non sono affatto alla moda, ma mi ispirano con il loro spirito, con le decisioni che prendono nella loro vita e cosa hanno in mente. Mi relaziono così tanto con le donne dallo spirito libero e volevo creare qualcosa che affrontasse quell'indipendenza con Atlein. È qualcosa per le donne che forse non vogliono i loghi, che vogliono un diverso tipo di prodotto creativo con qualità e integrità che è ancora lussuoso.

LIV: Quando il tema della sostenibilità è diventato così importante nella tua vita? Come l'hai applicato alla tua collezione?
AT: Penso che la sostenibilità sia qualcosa che è sempre stato presente nella mia vita, grazie ai miei genitori. Ricordo che quando stavamo guidando la macchina in estate, mia madre non metteva l'aria condizionata perché diceva che dovevamo risparmiare l'olio per il nostro futuro. È qualcosa con cui sono cresciuto, ma penso anche - come tutti - di essere diventato consapevole di questo stile di vita insostenibile che tutti noi stiamo vivendo e ci troviamo tutti in un momento di transizione. Quando avvii un'azienda, ogni scelta che fai ha un impatto sul tuo ambiente ed è stato davvero importante per me creare un'azienda con questi valori. Abbiamo fondato Atlein nel 2015, dopo aver lavorato per molti anni in grandi aziende. C'era questa idea di spreco che per me è diventata davvero difficile da affrontare, quindi volevo creare un sistema alternativo, perché come si crea la moda oggi? Ogni volta che crei qualcosa, distruggi qualcosa. Credo che le risposte a molti di questi problemi ambientali risiedano nel rendere le cose più piccole: fare meno cose e lavorare più a livello locale. Questa è un'azienda di famiglia. Sono io, e sono Gabriele [Forte] il mio partner nella vita. I miei fratelli aiutano e anche mia madre lavora con noi. Si occupa della contabilità e realizza i gioielli per gli spettacoli, dopodiché cucina per tutti. Non potrei farlo senza di lei.

LIV: Qual è la storia che stai cercando di raccontare prendendo i gioielli Tiffany e mescolandoli con la tua estetica?
AT: Si tratta di contrasto. La maggior parte dei miei vestiti sono realizzati in jersey molto fluido e avere questi gioielli - questo elemento più duro - crea una tensione molto piacevole.