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Pitti Uomo 90: Gosha Rubchinskiy

La collaborazione è la chiave secondo Gosha Rubchinskiy, che invitato a sfilare al Pitti Uomo 90, ha presentato la sua nuova collezione primavera-estate 2017.
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La collaborazione è la chiave secondo Gosha Rubchinskiy, che invitato a sfilare al Pitti Uomo 90, ha presentato la sua nuova collezione primavera-estate 2017. La passione di Rubchinskiy per l'Italia, lo ha subito portato a Firenze, ma con l'intento specifico di individuare e mantenere un forte elemento di connessione con la sua patria, la Russia. Ed infatti la Manifattura Tabacchi di Firenze rappresenta, con la sua architettura anni '30, un modello estetico di edificio, che si colloca perfettamente in un'ambientazione pseudo-sovietica, divenendo quindi lo scenario più adatto per la sfilata. Si è detto però, che la collaborazione è la chiave; avvolti da un'atmosfera italo-russa appunto, storici marchi dello sportswear italiano,  incontrano  il design ginnico di Gosha Rubchinskiy, dando vita ad un connubio internazionale.

Il look sproporzionato ed inusuale che viene proposto, quale concept ormai costante, si decora attraverso i loghi di celebri brand italici: FilaSergio Tacchini e Kappa, diventano stemmi bilingue di una moda cosmopolita, che esorta alla collaborazione, proprio attraverso collaborazioni. Una meta-collaborazione intercontinentale? Un invito, questo è certo, al supporto reciproco ed all'unità, sempre preservando le preziose differenze individuali.

I capi sono molto essenziali: felpe, polo e marinière si fanno oversize, ma in modo riproporzionato; le giacche in denim si abbinano a track pants, a jeans dal lavaggio chiarissimo od a pantaloni in velluto a coste, in pieno stile anni '90. Infine, tenute da jogging sono affiancate da abiti gessati, portati però con una T-shirt logata o semplicemente nature, così da smorzarne il rigore formale.

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