Hommes

6 cappelli da uomo per 6 teste diverse

L'accessorio più caratterizzante del guardaroba maschile nelle sue versioni più celebri
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"Cosa sarebbe la scena madre di Casablanca se i due protagonisti non avessero in testa i loro Borsalino. Provate a immaginare cosa avrebbe fatto Chaplin senza il cappello di Charlot. Provate a immaginare Buster Keaton senza il suo rutilare di falde tese, abbassate, ammaccate", dice Jean-Claude Carrière. Per portare un cappello ci vuole carattere, personalità, testa. E non è un caso che sia proprio questo l'accessorio più caratterizzante dello stile maschile: ciliegina su un completo sartoriale, c'è chi senza non si sente completamente se stesso. Che sia il classico Borsalino o il modaiolo Trilby, poco importa: l'importante è scegliere il migliore secondo il proprio gusto. Le tipologie di cappelli da uomo più famose.
 

Cappelli da uomo, le tipologie: Borsalino
 

Forse il cappello da uomo più famoso di sempre, legato indissolubilmente alla storia del cinema (Humphrey Bogart, tanto per dirne uno) che, negli anni, è diventato un vero e proprio classico. Conosciuto anche come Fedora, il vero nome del modello, è stata proprio la Borsalino a crearlo per la prima volta. Si tratta di un cappello piegato lungo la metà della corona e pizzicato su tutti e due i lati della parte davanti. Popolarissimo dagli anni '20 ai '50, negli ultimi anni sta vivendo una ribalta.
 

Cappelli da uomo, le tipologie: Homburg
 

Cugino del Fedora è l'Homburg che, nella sua versione italiana, viene chiamato Lobbia. Motivo? Cristiano Lobbia, politico italiano, nel 1869 venne aggredito e il suo cappello rimase ammaccato. Da quel momento in poi il modello ha presentato un'ammaccatura sulla corona, diventata una caratteristica distintiva. 
 

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Cappelli da uomo, le tipologie: Trilby
 

Tra i modelli di cappello da uomo più popolari negli ultimi anni c'è sicuramente il Trilby. Rispetto al classico Fedora presenta una corona più corta, più stretta e più inclinata. Popolarissimo negli anni '60, il suo successo fu determinato anche per un motivo decisamente pratico: le automobili dell'epoca avevano un tettuccio basso e, se si voleva indossare un capello, era necessario che questo fosse di dimensioni ridotte.
 

Cappelli da uomo, le tipologie: Porkpie
 

Un cappello che non è adatto ai deboli di cuore, perché per portarlo (senza sembrare ridicolo) ci vuole personalità a palate. Dalla cupola bassa e dall'ala stretta circa 4,5 centimetri, è tra i modelli più amati dai nuovi dandy.
 

Cappelli da uomo, le tipologie: Panama
 

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Una vera e propria istituzione che gode della stessa fama del Fedora: classico intramontabile. Il Panama è un cappello di paglia tesa che nasconde le sue origine in Ecuador: simile al Trilby nella forma, simile al Fedora nelle proporzioni. I Panama, secondo la tradizione, vengono realizzati con foglie intrecciate della Carludovica palmata, una pianta che somiglia molto alla palma.
 

Cappelli da uomo, le tipologie: a tesa larga
 

A tesa larga, larghissima, che più ampia non si può. Un cappello che nasce dall'incontro tra un Fedora e un cappello da cowboy e che, in questa stagione, è più di tendenza che mai. Poco pratico, è vero, ma super resistente: quasi impossibile ripiegarlo su se stesso.

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