Musica

Jack Savoretti esce l'album EUROPIANA

A due anni dal successo di “Singing to strangers”, che ha debuttato al primo posto nella classifica UK  e dopo il brano solidale “Andrà tutto bene” il suo primo singolo in italiano scritto insieme ai fan durante il lockdown, Jack Savoretti torna con un nuovo album "Europiana" animato da sonorità mix che hanno segnato la storia della musica 

Talent: @jacksavoretti in @lardini  Photographer: @mattia_guolo Text and Style: @giorgiacantarini Styling Assistant: @lanabanana4998 Grooming: @daniele_villanueva_hair @jeuneange using @avedaitalia
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Un album che è una lettera d'amore alla musica che ha più segnato l'evoluzione culturale nei paesi europei. Questa la definizione che lo stesso Jack Savoretti, il cantautore inglese di origine italiana, usa per descrivere "Europiana" il suo nuovo album in uscita mondiale inciso ad Abbey Road proprio a 90 anni dalla creazione dei mitici studios. Il sound mescola un gusto moderno e vintage al tempo stesso, ricordi e desiderio di tornare alla vita grazie a una musica che ti conquista, ti abbraccia e ti fa ballare. “Europiana” cosa significa esattamente? "Un suono che si è sviluppato quando la musica degli Stati Uniti si è scontrata con la musica europea negli anni ’60 e ’70. Il risultato è un'eleganza nel suono tipica dello stile romantico europeo, in particolare quello di Italia e Francia," precisa lo stesso Jack Savoretti.

L’album, già disponibile in pre-order, è anticipato dal singolo “Who’s Hurting Whofeat. Nile Rodgers, già in onda in radio e su tutte le piattaforme digitali. Il singolo apripista “Who’s Hurting Who” dà all’ascoltatore un assaggio di tutte le vibes principali dell'album, ed è essenzialmente un brano dal groove trascinante in cui funk, pop e dance anni Settanta si fondono insieme, e che vanta la straordinaria partecipazione del leggendario produttore e musicista americano, membro degli CHIC, la band che ha segnato l'inizio della disco music di quegli anni. Sullo sfondo, il racconto di un rapporto in cui entrambi i protagonisti si accorgono di non essere più compatibili e continuano a tradirsi e mentirsi a vicenda, fino a non capire più chi sta ferendo chi. 

Il brano, così come l’album, ispirano una rilettura delle emozioni in chiave personale, ognuno trova un po' la sua storia nelle canzoni di Jack, una connessione diretta con l'artista e una connessione con se stessi e il moto di nostalgia che pervade l'anima. Ma è un disco "triste" quindi? "No assolutamente, la nostalgia è intesa come voglia di rivivere i momenti speciali, non c’è  traccia di malinconia. Portofino, dove sono cresciuto, è lo scenario del disco ma chi lo ascolta può sentirsi ovunque si sia sentito libero. Tutti ricordiamo la prima volta in cui abbiamo ascoltato le canzoni dell'estate, ballando sui tavoli, la prima volta sul motorino, il primo bacio. In più le canzoni lente sono da ballare, in due. Non capisco perché non si faccia più. Nel disco cantano mia moglie, mio figlio e mia figlia, per celebrare quello che vivo con loro. Manca solo la mia bimba più piccola, che ha solo tre mesi" ci spiega Savoretti durante gli scatti di questo servizio fotografico esclusivo.

In attesa di svelarvi il resto dell'intervista e gli scatti esclusivi di Jack Savoretti in uscita sul prossimo numero de L'Officiel Hommes Italia, abbiamo scoperto che le radici italiane di Jack si riflettono anche nei sui gusti in fatto di moda. Il suo brand d'elezione per il guardaroba è infatti l'italianissimo Lardini, eccellenza Made in Italy che si distingue per una visione del menswear contemporenea: giacche destrutturate, capi spalla sartoriali, tra formale e casual. Un perfetto esempio di easy to wear, con cui lo stesso cantautore, si sente sempre a suo agio. 

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Attraverso le parole di Jack Jack Savoretti ecco le storie e le ispirazioni di due delle canzoni dell'album EUROPIANA 

1. Who’s Hurting Who feat. Nile Rodgers

“Who’s Hurting Who” è stata divertentissima da realizzare. Ero a circa metà del disco e cominciavo a entrare in quella fase in cui sono sicuro e super entusiasta di ciò che creo e di colpo mi ritrovo pieno di dubbi sulle mie idee. Sono andato da Mark Ralph e ne abbiamo discusso. Abbiamo scritto questo brano insieme ed era il punto di svolta dell’album. Ho pensato che sarebbe stato grandioso avere Nile Rodgers a suonare la chitarra, che il suo stile sarebbe stato perfetto per questo brano. La risposta di Nile, l’amicizia che è nata lavorando insieme e il suo modo di comprendere l’intero concept dell’album sono stati incredibili e mi hanno incoraggiato a creare un album che suonasse così. L’approvazione di una grande leggenda vivente come lui era quello che stavo cercando. Amo questo pezzo.

2. When You’re Lonely

Stavo cercando di ascoltare e assorbire più musica europea possibile per poterla trasmettere in questo disco, e non ho potuto fare a meno di notare che ci sono così tante influenze americane in quella europea. L’arrivo della musica americana ha determinato una mescolanza con la tradizione del cantautorato europeo, con le melodie, le liriche e lo storytelling. Ci sono stati due ragazzi dall’altra parte dell’oceano che stavano realizzando tutto questo meglio di chiunque altro: Hall & Oates. Sono ossessionato da loro da quando ne ho memoria. Da bambino mia madre li ascoltava mentre mi portava a scuola, ora li ascolto mentre accompagno i miei figli. Quindi quando si è presentata la possibilità di collaborare con John Oates, gli ho scritto alle 3 del mattino. Gli ho chiesto “Quando lavoreremo insieme?” e non mi aspettavo una risposta. È stato semplicemente fantastico averlo in questo disco. Mi ha chiesto “Vuoi che canti? Vuoi che suoni la chitarra?” ed io ho risposto sì a tutto. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, perché tutto quello che fa è pura magia. Non mi piace scegliere una canzone preferita dell’album, è molto difficile dirlo, ma ascolto tanto questo brano perché la musicalità e il modo in cui la mia band la suona mi fa impazzire e penso sia dovuto molto alla partecipazione di John.

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