Frah Quintale: non potrai più farne a meno.
Rap, pop, indie: di nuovo lì, a capire di cosa si stia parlando, di che genere stiamo ascoltando. E' vero che certe etichette evocano sicurezza e ci permettono di muoverci meglio all'interno delle cose, ma se poi ci si trova davanti ad un talento come Frah Quintale che senso ha porsi troppe domande?
L'ascolto di "Lungolinea" è un'esperienza pura e sincera, il che, di per sè, è qualcosa di molto raro: già questo la dice lunga sul talento di Frah, sul suo essere autentico e romantico, sì, ma molto diretto e deciso.
Il suo flusso di coscienza continua con "Regardez Moi", in uscita il prossimo venerdì, 24 novembre: un disco-racconto di ciò che è stata la sua vita negli ultimi mesi, tra delusioni e goliardia, occasioni prese al volo e occasioni sprecate, persone che sono entrate nella sua vita e ne sono uscite ma, soprattutto, di quelle che sono rimaste. Un vero e proprio viaggio, su un treno colorato, il suo, che è appena partito.
Un'ultima cosa, certa, è che i suoi brani creano dipendenza: non ne farete più a meno e ne sentirete parlare a lungo.
Sul serio.
L'OFFICIEL: Ciao Frah, raccontaci di te, del tuo percorso. Quando e come hai iniziato a scrivere e cantare? E prima, cosa facevi?
FRAH QUINTALE: Ciao, fortunatamente è iniziato tutto prestissimo, mio fratello maggiore verso i 16 anni iniziò ad andare in skate e ad interessarsi al mondo “Street“ e di conseguenza io ad 11/12 anni ero già in fissa con i graffiti e questa cosa mi fece appassionare all’hip hop mentre verso i 14/15 iniziai a fare freestyle con qualche amico e a scrivere i primi testi, infatti non c’è un vero e proprio “prima”. Questa cosa della musica mi ha accompagnato dall’ inizio della mia adolescenza fino ad oggi.
L'OFFICIEL: La tua scrittura ha qualcosa di nuovo e magico. C’è una vena malinconica, ma nonostante tutto non risulta mai pesante o noiosa. Come sei arrivato qui?
FRAH QUINTALE: Al contrario del rap che ha un linguaggio ricco di parole, negli ultimi lavori, ho cercato di asciugare un po’ il mio modo di scrivere cercando di esprimere concetti utilizzando meno parole possibili, mi sembra che in questo modo rimanga impresso più facilmente quello che dico.
L'OFFICIEL: Per esempio, Cratere, un brano decisamente estivo e allegro, ma dal testo nostalgico.
FRAH QUINTALE: Mi piace mettere in contrapposizione questi due stati d’animo, è una cosa che faccio spesso, anche in “Colpa del vino” per esempio, parlo di una storia d’amore finita male ma la produzione e la melodia del testo riescono comunque a rendere il brano spensierato.
L'OFFICIEL: Cosa ti ispira? Quali sono gli elementi che riporti nei tuoi testi?
FRAH QUINTALE: Non c’è una sola cosa ad ispirarmi, diciamo che mi piace guardarmi attorno e assimilare, non solo cose che succedono a me ma anche ad amici o, che ne so, una volta ho visto una ragazza che piangeva da sola in metro in mezzo ad un sacco di gente e questa cosa mi ha colpito. Ho un sacco di appunti sul telefono con tutte queste cose che vedo e che mi vengono in mente, è un esercizio che faccio da un paio di anni e ha cambiato completamente il mio approccio alla scrittura.
L'OFFICIEL: Sta per uscire il tuo nuovo album: cosa c’è dentro?
FRAH QUINTALE: Dentro ci sono 10 tracce (5 brani editi tratti da “Lungolinea” e 5 inediti) diciamo che è un po’ la somma di questi quasi due anni tra Milano e Brescia (la mia città) racconta un po’ di me e delle relazioni in generale, ma anche del mio passato, del posto da cui vengo e delle cose che mi sono successe.
L'OFFICIEL: “Lungolinea” è un esperimento davvero notevole, è un diario molto interessante, un flusso di coscienza vivo e crudo. Puoi raccontarcelo?
FRAH QUINTALE: In studio sono molto produttivo, che da una parte è una cosa buona, dall’altra affatto perché inizio talmente tanti brani che poi molti rimangono inconclusi e così ho un archivio pieno di progetti a metà, strumentali ecc.. a un certo punto avevo una strumentale su cui ho fatto uno skit registrando alcuni messaggi vocali che avevo nel telefono e assieme a Tommaso Fobetti (il mio manager) abbiamo pensato di raccogliere tutti questi “contenuti speciali” per creare una playlist che contenesse sia i brani che stavo preparando per il disco che tutto questo materiale d’archivio e così è nata “Lungolinea”, un po’ come se fosse una cartella dropbox condivisa con il pubblico.
L'OFFICIEL: Ti ricordi il tuo primo live? Com’è stato?
FRAH QUINTALE: Hahaha certo! Non saprei dirti come è stato, avevo tipo 15 anni ed ero ad una festa studentesca, all’epoca avevo un gruppo con un mio amico Fred Cangiagnello (diventato poi regista di alcuni miei video) eravamo piccoli e chiaramente da dentro ci sembrava il live della vita, in realtà probabilmente da fuori avrà fatto abbastanza ridere.
L'OFFICIEL: E il brano al quale sei maggiormente legato qual è?
FRAH QUINTALE: Ad oggi posso dirti che “Nei treni la notte” è il brano che sento appartenermi di più, l’ho suonato e registrato una notte in studio e le parole sono uscite praticamente da sole, senza nemmeno scriverle. E' stato strano e, quando lo abbiamo pubblicato, mi è sembrato che comunicasse esattamente la stessa sensazione che sentivo quando l’ho fatto e per me questo è un bel goal.
L'OFFICIEL: Come mai la scelta di quel testone in cartapesta? Non è pesante? ;)
FRAH QUINTALE: Più che altro ingombrante, non c’è un motivo preciso comunque, quando abbiamo stampato l’ep (2004) ho disegnato a mano circa 200 copertine e spesso raffiguravo la mia faccia, volevo utilizzare in qualche modo una mia caricatura e fare una maschera poi ho visto dei tutorial su come realizzarla e ho beccato quello del film Frank e l’ho costruita in un paio di settimane.
L'OFFICIEL: L’Italia sta vivendo una sorta di rinascimento musicale, c’è fermento, è un momento davvero molto positivo. A cosa pensi sia dovuto?
FRAH QUINTALE: Penso che grazie anche allo streaming, alle playlist e ai correlati il pubblico abbia più possibilità di scoprire musica nuova e che in generale, sia più incuriosita nel farlo, io sono contento perché mi sembra che, aldilà delle views, si stia ridistribuendo l’attenzione anche su progetti che vengono dal basso. Quest’ultimo anno poi è uscita tanta musica bella in Italia e come ascoltatori siamo più maturi, direi bene quindi.
L'OFFICIEL: Cosa c’è nella tua playlist?
FRAH QUINTALE: Nella mia playlist ci sono diverse cose, ultimamente sono in fissa con questo collettivo che si chiama Brockhampton, hanno un immaginario bello matto che mi ricorda la odd future dei primi tempi. A proposito di Tyler anche “Flower boy” è un disco che ho ascoltato parecchio in questo periodo. Comunque, anche se è uscito a dicembre dell’anno scorso, il disco del 2017 per me è stato “Awaken, My Love!” di Childish Gambino, Clamoroso.
ph. Dario De Sirianna
Giovedì 23 parte anche il suo tour, di seguito le prime date.
23-11-2017 BOLOGNA - Locomotiv
01-12-2017 BRESCIA - Latteria Molloy SOLD OUT
02-12-2017 LUCCA - Ultra Twist
09-12-2017 MILANO - Ohibò
15-12-2017 SANT’EGIDIO VAL VIBRATA (TE) - Dejavu
16-12.2017 CECCANO (FR) - Officine Utopia
22-12-2017 RAVENNA - Bronson @ Passatelli in Bronson
23-12-2017 RONCADE (TV) - New Age Club
04-01-2018 TERNI - CSA Germinal Cimarelli
05-01-2018 NAPOLI - Spazio Intolab
06-01-2018 AVELLINO - Tilt
12-01-2018 CAVRIAGO (RE) - Circolo Kessel
13-01-2018 VITERBO - Milk Club
20-01-2018 TORINO - Astoria
26-01-2018 ROMA - "Tutta la Notte" @ Ex Magazzini