Fashion

Into the wild

Parajumpers per le sue collezioni si ispira a uomini e donne fuori dal comune. Capispalla adatti per affrontare escursioni avventurose ad alta quota e percorsi innevati. Perfette anche per un meno temerario inverno in città
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Le storie più interessanti sono spesso legate a luoghi e situazioni impensabili, come quella di Parajumpers, nata da un incontro da film in un bar malfamato ad Anchorage, in Alaska. È proprio lì che il designer Massimo Rossetti ha conosciuto un membro della squadra di soccorso e salvataggio “210th Rescue Squadron” della guardia nazionale statunitense con base nella città dell’estremo Nord America. Un team di paracadutisti speciali, allenati per soccorsi rischiosi nelle zone più impervie del mondo, capaci di affrontare viaggi in mare, a bordo di sottomarini o transatlantici e a scalare montagne scoscese. Rossetti ha deciso di rendere giustizia a questi uomini (e donne) coraggiosi attraverso una serie di giacconi ispirati all’amore per l’avventura. Così nel 2006 prende vita Parajumpers. Le campagne si ispirano ai paesaggi innevati e incontaminati del Nord America e raccontano le storie vere, diari di viaggio, di personaggi temerari e fuori dal comune, come quella di Haukur Pórarinsson, l’allevatore di cavalli islandesi della fattoria Laxnes. Attività ereditata dal nonno, che negli anni 40 aveva acquistato i terreni, dove oggi sorge il maneggio; Ingo (Ingólfur Már Olsen) e Rain (Hreinn Eliasson), i surfisti dell’Artico, le gemelle Anna e Kristy, musher (conducenti di cani da slitta) nel Wisconsin. Ultima quella di Delia e Tom, una coppia scozzese di viaggiatori e fotografi che per la prima volta ha posato dall’altra parte dell’obiettivo. E negli anni le giacche-icone, la Gobi, la Kodiak, la Denali (che prendono il nome dalle missioni più famose della 210th Resque Squadron), la Kayak e la Bush Pilot sono state indossate e reinterpretate da questi personaggi in cerca di esperienze straordinarie. Capi adatti ad affrontare missioni da saga cinematografica, ma allo stesso tempo perfette nel rendere l’inverno in città più confortevole . 

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 In queste immagini i surfisti dell’Artico Ingo (IngÓlfur Már Olsen) e Rain (Hreinn Eliasson) nella città di Grindavik, a sud dell’Islanda. Entrambi indossano il parka Type N-3B Flea Market

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