Fashion

L'Officiel Italia Issue n° 52 - La lettera del Direttore

L'editoriale del Direttore Giampietro Baudo per L'Officiel Italia Fall 2023, The Fashion, Art & Design Issue n° 52. 

OUR STARS: dall'alto e da sinistra - Gracie Adams in CHANEL. Fan Bingbing in VERSACE e SWAROVSKI. Lila Pankóva in COURRÈGES e JIMMY CHOO x JEAN PAUL GAULTIER. Collar in MAX MARA . Sofia Richie in ALAÏA.
OUR STARS: dall'alto e da sinistra - Gracie Adams in CHANEL. Fan Bingbing in VERSACE e SWAROVSKI. Lila Pankóva in COURRÈGES e JIMMY CHOO x JEAN PAUL GAULTIER. Collar in MAX MARA . Sofia Richie in ALAÏA.

THE FASHION, ART & DESIGN ISSUE

«La moda non è un’arte ma è parte dell’arte di vivere». Nelle parole di uno dei creativi contemporanei più influenti, il designer americano Marc Jacobs, è riassunto lo spirito di questo issue de L’OFFICIEL Italia, dedicato a esplorare una conversazione di arti, un dialogo a tre tra fashion, arte e design. In un mix che vede confrontarsi diverse discipline, partendo dalle cover stars, ambassador di questo dialogo immaginario. Da una parte la cantautrice, attrice e compositrice statunitense Gracie Abrams. Dall’altra Fan Bingbing, immortalata dalla fotografa-artista Chen Man. E poi la modella-influencer statunitense Sofia Richie Grainge. O le Collar, band Canto-pop composta da sette ragazze destinate a scalare le classifiche internazionali. Ognuna di loro racconta la sua arte, scegliendo un linguaggio estetico che dialoga con le architetture che la circondano. Anche il cahier globale di questo numero de L’OFFICIEL sceglie lo stesso approccio: utilizzare la moda della stagione come strumento per svelare storie intrise di arte e design. Che si tratti di uno shooting realizzato all’interno della fondazione dedicata al lavoro di Franco Mazzucchelli o di una intervista-conversazione con una delle icone dell’arte francese, Sophie Calle. Fino ad arrivare a Rick Owens, che ha trasformato il suo universo underground in linguaggio mainstream. «Sono un appassionato. Non un intenditore, ma l’arte è la cosa più vicina alla spiritualità che conosco nella vita quotidiana», racconta in occasione del lancio del suo nuovo libro-album. «Quando entro al Louvre, c’è tutto. C’è la vita, la morte, la lussuria, la corruzione, la guerra, il sangue, tutta l’arte che è stata rubata ad altre persone e la lussuria delle cose che sono state ritratte e che sono avvenute dietro le quinte. È un’orgia carnale e questo mi piace molto. Questa è l’arte antica, ma poi c’è l’arte contemporanea, che è nuova vita e nuovi impulsi, nuove ambizioni ed emozioni».

Giampietro Baudo

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