ITS (International Talent Support) 2019 Sincerely true: creatività a Trieste
Nel 2002 Barbara Franchin assieme a un certo Renzo Rosso (oggi non solo a capo del suo primo esperimento, la jeanseria luxury, aka Diesel, ma anche presidente della OTB - Only The Brave - la holding che amministra Maison Martin Margiela, Marni e Viktor & Rolf) ha dato vita ad uno dei contest più originali e futuristici del fashion system in una città con una grande storia alle spalle di multiculturalità, ma non di certo una destinazione che rientrava nelle mappe della moda (fino ad allora). E invece Trieste negli anni è diventata una vera e propria meta ambita durante i mesi caldi dell'estate per gli insider e per i protagonisti di domani.
Nelle sue varie edizioni ha portato in passerella persino Demna Gvasalia, prima di Vetements, prima dell'incoronamento a direttore di Balenciaga. Quest'anno torna con un progetto in piena evoluzione e con una missione, raccontare la contemporaneità, in tutti i suoi aspetti. Tematiche di quest'anno saranno la fluidità di genere e la sostenibilità. Scopo di questo nuovo appuntamento creare un dialogo tra i creativi nazionali e internazionali. In attesa del 12 luglio, la serata in cui verranno premiati i giovani creativi che hanno passato le prime selezioni e che si terrà negli spazi del Magazzino 42 sulle rive della città, vi presentiamo i finalisti, provenienti da 15 nazioni diverse, suddivisi per categoria.
Per la sezione fashion: Louis Appelmans dal Belgio, Daoyuan Ding e Shie Lyu dalla Cina, l'inglese Moon Hussain, l'australiana Annaliese Griffith-Jones, la peruviana Cecilia del Carmen Juarez Balta, dalla Corea del Sud Jimin Kim, dalla Svizzera Rafael Kouto, dal Giappone Yukika Saito e Hana Yagi, dalla Finlandia Anni Salonen. per gli accessori: la tedesca Fabia Bruning, l'inglese Skye Gwillim, dal Giappone Yukako Hihara e dalla Cina Xiaotu Tang e Bingqing Yi. Per i gioielli: l'israeliana Irina Galon, l'americana Corrina Goutus, la svizzera Joanna Guiraud, dal Giappone Hazuki Katagari e Asumi Maeda e dalla Cina Yunqi Zhang.
Novità di quest'anno oltre all'ITS Creative Archive inaugurato lo scorso anno (un archivio unico che raccoglie quasi 18000 portfolio, oltre 220 abiti, 200 tra accessori e gioielli, 700 fotografie), è ITS Arcademy. Il termine Arcademy nasce dalla fusione di Archivio, Arca e Accademia. È un luogo dove gli ex finalisti, i giurati e il resto del network internazionale di ITS avranno un ruolo attivo; è uno spazio dove innovatori, esponenti del fashion business, accademici e talenti visionari potranno scambiare testimonianze, dialogare sul futuro del design e contribuire a realizzarlo.
Le attività dell’ITS Arcademy esploreranno il mondo della creatività attraverso un ampio ventaglio di appuntamenti e corsi: da quelli per i semplici curiosi a quelli per professionisti e aziende, passando per programmi formativi rivolti a tutte le fasce di età ed ogni livello di esperienza. Una sorta di scuola del domani, dove poter crescere; un do ut des della creatività, dove dare significa esporre il proprio mondo per ricevere onde creative da chi parteciperà.
La giuria che quest'anno ha visionato i portfoli è composta da Barbara Franchin, la fondatrice del contest, Renzo Rosso, Aitor Throup, direttore creativo e finalista del quinto anno, artista e designer, Michael Kampe, direttore creativo di Lee Jeans E.M.E.A. e finalista del nono anno di ITS, Luca Rizzi, Tutoring e Consulting Director di Pitti Immagine, Carlo Bach, Art Director di Illycaffé, Carlo Giordanetti, Creative Director di Swatch international, Sara Sozzani Maino, Deputy Editor in Chief di Vogue Italia e Head of Vogue Talents, Valentina Maggi, Design Director al Floriane de St Pierre et Associés e Alessandra Rossi, Chief Digital Officer di Tomorrow Holdings.
La ITS family è pronta per ospitare un evento culturale che da anni sta attirando la curiosità di insider e non in nome della creatività, che in questo periodo storico di grandi difficoltà politiche è fondamentale, un vero e proprio toccasana, per non perdere la speranza nel futuro.