Barbiecore time: la tendenza spiegata con gli archivi de L'Officiel
Il rosa di Barbie diventa potente e usa gli stereotipi, spesso demonizzati, della femminilità regalandogli forza e positività.
Top model, astronauta, insegnante, Presidente degli Stati Uniti, Barbie ha fatto di tutto. Con un armadio che racchiude oltre sette decenni di fashion trend, come definire lo sua estetica? L’imminente uscita dell’atteso film di Greta Gerwig, “Barbie”, ha alimentato la vibe attorno all’amata bambola, mostrando i suoi numerosi talenti ‒ e i suoi abiti ‒ e riportandola in prima linea nei discorsi su femminilità e moda. A partire dal colore rosa, diventato simbolo di un universo unico e iconico. L’ultima creazione della Gen Z, il Barbiecore, ha unito alcuni elementi entrati nel mito dandogli un nuovo significato. È rosa, è potente e usa gli stereotipi spesso demonizzati della femminilità, come la superficialità o l’essere svampita, e li pone in una luce forte e positiva.
Il Barbiecore mette insieme l’ascesa online della bambola con cervello, l’ossessione di Valentino per il rosa elettrico e la rinascita della microgonna. Se il Barbiecore di oggi è un paradosso femminile, la stessa Barbie ha subito innumerevoli vite dal suo debutto nel 1959. Con un costume da bagno a righe bianche e nere senza spalline e una coda di cavallo, Barbara Millicent Roberts arrivò nei negozi di giocattoli e divenne rapidamente un’icona della cultura pop americana. Oggi è molto più della “modella adolescente” delle sue origini. La Barbie del 2023 si è trasformata in un emblema di femminilità e individualità. Ama il trucco, la moda e la politica. È tutto. E beh... “lui è solo Ken”.