Menu di Natale: le ricette degli chef e i migliori abbinamenti
Natale si avvicina e con lui la ricerca del menu perfetto da portare a tavola. Dall’antipasto fino al dessert, ecco quattro interpretazioni degli chef Marco Ambrosino, Francesco Mascheroni, Marcello Corrado e Claudio Sadler, ognuna con il proprio abbinamento beverage.
Insalata di Baccalà, cavolfiore, cipolle in agro e noce moscata
Marco Ambrosino, chef del 28 posti, per inaugurare il menu di Natale consiglia una ricetta sfiziosa e davvero semplice da realizzare a casa a base di baccalà. Per iniziare è necessario realizzare le cipolle in agrodolce. Serviranno questi ingredienti:
1 cipolla rossa
1 stecca di cannella regina macinata
100 ml di acqua
250 ml di aceto di mele
3 cucchiai di sale grosso
3 cucchiai di zucchero
2 foglie di alloro fresche
Unire il sale, lo zucchero, l’aceto di mele, l’acqua, la cannella e le foglie di alloro e portare a bollore. Intanto tagliare le cipolle rosse a spicchi non troppo grandi e metterli in un contenitore. Appena la salamoia arriva a bollore versarla sulle cipolle e lasciar macerare.
Proseguire poi con il cavolfiore, ecco gli ingredienti:
1 cavolfiore
250 ml di aceto di mele
3 cucchiai di sale grosso
Ricavare dei piccoli ciuffi di cavolfiore e sbollentarli in acqua salata per circa 2 minuti. Raffreddarli subito e condire con aceto di mele e sale.
Passare poi all’emulsione di baccalà con:
100g baccalà dissalato
100g olio di semi di girasole
Olio alle spezie
Mettere in un pentolino l’olio di semi e il baccalà. Accendere il fornello più piccolo per qualche minuto. Il baccalà non dovrà friggere, ma soltanto intiepidirsi. Passati circa 10 minuti frullare l’olio e il baccalà e condire con la noce moscata.
Infine, portare a bollore una pentola con acqua salata e cuocere a fuoco dolce il baccalà dissalato per 5 minuti, poi scolare e asciugare. A questo punto versare nel piatto una cucchiaiata di emulsione di baccalà, adagiare i ciuffetti di cavolfiore e il baccalà sfogliato. Completare con le cipolle in agro e un giro di olio extravergine.
Da abbinare con Natavota, KBirr
Una birra che parla napoletano, Natavota fa parte della linea delle artigianali partenopee di KBirr. Si tratta di una lager bionda molto leggera e dalla facile beva, gustosa grazie alle note dolci e a un finale moderatamente amaro. Fresca e dissetante, con la sua rotondità arricchisce con un pizzico di dolcezza il piatto dello chef Marco Ambrosino.
Tortelli di zucca, salvia fritta, mostarda e Parmigiano Reggiano
Dall’Armani Ristorante arriva la ricetta del primo piatto dello chef Francesco Mascheroni, una pasta all’uovo ripiena con piacevoli note croccanti di salvia. Per la pasta all’uovo tradizionale serviranno:
500 gr farina
165 gr semola
2 uova intere
300 gr tuorli
sale q.b.
Per il ripieno dei tortelli sono necessari:
1,5 kg zucca
1 stecca di lemongrass
1 stecca cannella
1 limone biologico
30 gr zucchero di canna
1 tuorlo
1 uovo
50 gr burro
6 foglie di salvia
125 gr panna
30 gr Parmigiano Reggiano
sale fino q.b.
pepe q.b.
Per prima cosa pelare e tagliare la zucca a spicchi, togliere i semi e inserirla in un cartoccio con la buccia del limone, la cannella, il lemongrass, lo zucchero e un pizzico di sale. Chiudere bene e cuocere per 2 ore e 30 minuti in forno a 165°. Togliere e lasciar raffreddare. Nel frattempo friggere la salvia nel burro, una volta ottenute delle foglie croccanti toglierle dalla padella e continuare la cottura del burro fino a che diventa nocciola. Togliere dal fuoco e a parte ridurre la panna di 1/3. Mettere la zucca cotta al cartoccio all’interno di un robot da cucina e frullare aggiungendo le uova, la panna ridotta, il burro nocciola, la salvia fritta, il parmigiano, il sale e pepe. L’impasto deve risultare liscio. Far raffreddare, mettere in una sac a poche.
Completare sciogliendo una noce di burro in padella, inserire la salvia e friggerla, una volta croccante toglierla e metterla su della carta assorbente. Aggiungere al burro 3 cucchiai di acqua calda salata per creare l’emulsione. Cuocere i tortelli in acqua, e una volta pronti metterli nella padella con il burro e su fiamma moderata muovere delicatamente creando l’emulsione con il burro. Mettere nel piatto e finire con dei pezzi di mostarda di zucca, parmigiano reggiano grattugiato e la salvia fritta.
Da abbinare con Nerd di Ferro13
Nero d’Avola Sicilia Doc unico nel suo genere, è ottenuto da uve pre-macerate, che donano delicatezza e profumo al vino. All’apparenza morbido, Nerd si rivela deciso al palato, con piacevoli note speziate di anice e cannella, ideali per esaltare le consistenze croccanti e la mostarda di zucca del piatto dello chef Francesco Mascheroni.
Petto di fagiano in crepinette con verdure invernali in diverse cotture e consistenze
Dalla Toscana, più precisamente da Rocca d’Orcia, arriva la ricetta della portata principale per il menu di Natale. Si tratta del Petto di Fagiano in crepinette dello chef Marcello Corrado dell’Osteria Perillà. Per realizzarlo occorrono:
4 petti di fagiano
1 sedano rapa
4 patate ratte
2 radici di pastinaca
2 cipollotti
2 carote
2 topinambur
500ml di latte
sale maldon, pepe, olio, aceto di lampone, timo, rosmarino. q.b.
Per prima cosa avvolgere i petti di fagiano precedentemente spellati, salati e pepati. Inserire i petti così ottenuti in un sacchetto da sottovuoto con le erbe e un filo di olio. Cuocere a 62° per 15 minuti. All’occorrenza scottare a fiamma viva fino a far diventare la crepinette dorata e croccante.
Sbollentare separatamente carote e cipollotto, tagliare il sedano rapa a cubi di 1 cm e cuocerli. Con gli scarti realizzare una crema. Cuocere al vapore il topinambur e ricavare una crema dalla sua polpa, mentre la pastinaca va inserita all’interno di un cartoccio di alluminio e cotta in forno a 160° per 30 minuti. Infine cuocere le patate ratte in acqua latte e rosmarino.
Arrostire velocemente i petti, far riposare la carne e scalopparla. Adagiare tutte le verdure cotte e la crema in modo armonico accanto alla carne. Condire con del sale maldon, olio e qualche goccia di aceto di lampone.
Da abbinare con Santa Sofia Amarone della Valpolicella Riserva 2012
Ideale con piatti di selvaggina, come il petto di fagiano dello chef Marcello Corrado, l’Amarone della Valpolicella Riserva 2012 di Santa Sofia si presenta con un color rosso ciliegia intenso. Al naso spiccano la frutta rossa matura e il lampone, con piacevoli note speziate e di caffè. La sua struttura importante risulta estremamente bilanciata e armonica al palato, con una piacevole persistenza sul finale. Intenso ed elegante, il Riserva 2012 di Santa Sofia è così l’etichetta ideale per accompagnare la portata principale del menu di Natale.
Il pandoro e le sue salse
Dolce natalizio della tradizione a tre lievitazioni, il pandoro è amato da molti grazie al suo soffice impasto. Secondo lo chef Claudio Sadler, che quest’anno firma il proprio Pandoro, la sua composizione, ricca di burro fresco e uova, lo rende un prodotto completo di per sé, buono da gustare in purezza e ancor di più se accompagnato con salse speciali capaci di esaltare la sua naturale bontà. Ecco qui la crema allo zenzero, la spuma ai pistacchi e la crema al Grand Marnier di Claudio Sadler.
Crema allo zenzero
250 g latte
4 tuorli d’uovo
70 g zucchero
Scorza grattugiata di 1 limone
100 g moscato
30 g zenzero fresco
150 g panna montata
In una casseruola mettere metà dello zucchero con lo zenzero grattugiato, unire il moscato e far sobbollire per 5 minuti raddensando. A parte sbattere i tuorli con il restante zucchero. Far bollire il latte e versarlo nei tuorli d’uovo, riportare la casseruola sul fuoco e raggiungere il punto rosa (95°C). Incorporare lo sciroppo di zenzero che si sarà nel frattempo raddensato, far raffreddare e quindi unire la panna. Travasare la crema in un contenitore e riporre in frigorifero a rassodare.
Spuma di pistacchi
100 g crema di pistacchi
200 g panna liquida
30 g zucchero a velo
In una bacinella stemperare la crema di pistacchi con la panna, aggiungere lo zucchero a velo e quindi passare la crema al setaccio. Versare il ricavato in un sifone, caricarlo e conservarlo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
Crema al Grand Marnier
250g latte
5 tuorli d’uovo
60 g cucchiai di zucchero
30 g di grand marnier
Scorza di arancia q.b
Far bollire il latte con le scorze di arancia grattugiate, a parte sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Una volta portato a bollore il latte, versarlo nel composto di tuorli e zucchero, stemperare bene con l’aiuto di una frusta e portare il tutto a 85° continuando a mescolare. A questo punto il composto si addenserà diventando una crema. Passare la crema al setaccio e farla raffreddare, aggiungere il Grand Marnier e servire insieme al Pandoro di Claudio Sadler.
Da abbinare a Blanc de Blancs 2012 di Bruno Paillard
Il menu di Natale si conclude con il Blanc de Blancs 2012 di Bruno Paillard e la raffinata etichetta illustrata dall’artista giapponese Takehiko Sugawara. Prodotto esclusivamente con la prima spremitura dei Grand Cru di Chardonnay della Côte des Blancs: Oger e Mesnil-sur-Oger, dopo 8 anni di affinamento in cantina ed almeno 18 mesi di riposo dalla sboccatura, si presenta con un colore oro brillante e un perlage fine e vivace.