Piccole donne crescono da Nina Ricci
Il giovane duo di creativi Rushemi Botter e Lisi Herrebrug immagina una ragazza di oggi in visita all’atelier parigino. Balze, gonne a palloncino, rouches effetto bolla, bolla delle gomme da masticare. Sull’Instagram da qualche giorno era infatti comparso un teaser che annunciava “essere dentro una gomma da masticare” con tanto di fumetto caricaturale “Ninalicious” disegnato dall’illustratore francese Alexadre Nart, caramelle come accessori che diventano orecchini. Giacche spencer con fodere settecento, maglie metalliche pacotilles colorate e ghette flat dalla punta quadrata. Una menzione speciale la meritano borse e cappelli. Se alla sfilata autunno-inverno i designer hanno conquistato il cuore di tutte le fashioniste con cappelli a cloche, ora le modelle hanno camminato in passerella con secchielli ribaltati e vasi da giardino come borse, al ritmo di I Can't Stand the Rain di Tina Turner. I colori, oltre al pink più pop, spaziano dall’arancio al blu elettrico, dal bordeaux all’azzurro cielo; non ci sono stampe, con la sola eccezione di due uscite di motivi pitonati. Insieme ad uscite monocromatiche si nota un lungo abito con collo a gorgiera in raso bianco, un uscita sposa? Smitizzata, in questo caso, da un paio di monkstrap maschili in bianco ottico monocromatico. Una collezione che racconta con leggerezza forme couture anni 50’ e irriverenza contemporanea.