Miu Miu, femminilità audace e dettagli furry per la sfilata autunno inverno 2025
Miucci Prada esplora un raffinato equilibrio tra silhouette strutturate e linee più delicate, catturando la dualità della giovinezza: un’anima elegante e sofisticata, ma al tempo stesso audace e ribelle. E in passerella sfilano l'attrice Sarah Paulson e Gigi Hadid.
Sullo sfondo imponente del Palais d’Iéna, Miu Miu ha svelato la sua collezione autunno inverno 2025 durante la Paris Fashion Week, tessendo un dialogo sottile tra sartorialità classica e una femminilità intrisa di modernità. La scelta della location, con la sua maestosità storica, ha fatto da contrappunto perfetto a una passerella che ha saputo intrecciare tradizione e audacia con sorprendente naturalezza.
La palette cromatica ha tracciato un percorso che va dai toni neutri — beige, grigio, marrone e nero — fino a incursioni inaspettate di viola, rosa, giallo e verde, ridefinendo le regole della stagione con una versatilità studiata. Ma è sulle silhouette che il racconto ha preso corpo: giacche corte e blazer oversize hanno dettato un nuovo equilibrio di proporzioni, mentre la pelliccia ha rubato la scena, comparendo in voluminose mantelle e dettagli accessori, quasi a sottolineare un lusso sfacciato e consapevole.
I tessuti — dalla lana più avvolgente al pizzo, passando per trasparenze strategiche — hanno creato un gioco di contrasti, in cui la struttura si alterna alla leggerezza, sfiorando la provocazione. Gli accessori dorati hanno aggiunto un tocco di teatralità: spille floreali, bracciali scultorei e orecchini pendenti hanno scintillato a ogni passo, incorniciando i look con una luce opulenta. Non poteva mancare un tocco di preppy chic: tacchi e calze al ginocchio hanno fatto capolino tra le proposte, evocando un’irriverente nostalgia scolastica.
Sotto la visione di Miuccia Prada, il brand ha saputo reinterpretare la tendenza delle sovrapposizioni che domina la stagione, infondendole quel suo inconfondibile spirito ribelle. Il risultato? Una collezione che non si limita a vestire, ma racconta una storia di dualità e desiderio, dove la classicità si reinventa e la femminilità trova nuove vie di espressione.
