La moda è vera solo quando parla di vita. La bellezza va legata al tempo, l’elitarismo frantumato. La strada incontra la Couture, in un clash. Rompere gli schemi, mutando lo straordinario in ordinario. Esplorare territori ignoti, lasciandosi sbrecciare per uscirne arricchiti. Orizzonti musicali, simbologie antiche, piume per stravagare. Ali d’angelo e arte classica, scaraventati sui marciapiedi. Bomber, trench, tracksuit, suit: strofe di un trap in presa diretta. Baseball cap, cloche e sneaker piumati: segni che spezzano e ritmano. Scenari urbani, associazioni personali. Marchiare, segnare, appropriarsi: per essere e per esserci. VLTN, logo, lettering. Moltiplicati sulle superfici. Ingigantiti, tagliati, replicati. La Couture come personalizzazione e stravaganza, stradaiole. Tam tam di fucsia, verde menta, rosa, nero, bianco. Pied de poule e disegnature classiche tagliate dal bootleg degli overprint logati. La bellezza a tempo con il tempo. La Couture trova la strada, per strada. Per davvero. Adesso