Fashion Week

Koché, a ciascuno la sua moda

Il brand presenta molteplici sollecitazioni di stile, con una femminilità fuori dagli schemi e improntata a un individualismo dove convivono tanti stili differenti
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Tutto e il contrario di tutto. Sembra che Christelle Kocher, l’anima creativa di Koché, riassuma nelle sue sfilate le molte sfaccettature dello stile contemporaneo. Si parte con uno spolverino iper-decorato da fiori tridimensionali e da occhielli metallici. Si passa da un abito asimmetrico che potrebbe essere la riedizione cubista di una camicia da notte della nonna e si arriva a tute-patchwork multicolore. Il tutto condito da un casting che, come nelle passate stagioni mette insieme modelle professioniste e non, oltre che fisicità differenti. A completare l’insieme, polo da rugby reinterpretate in chiave mini-abito di pizzo con maxi righe a contrasto e tocchi di piume qua e là per bordare orli e impreziosire cappelli. Se il messaggio è quello di infischiarsene dei trend per creare un proprio stile individuale, allora il bersaglio è centrato. Altrimenti, varrebbe forse la pena di concentrarsi su meno temi, per non confondere troppo l’occhio del pubblico.

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