Fashion Week

La danza di Chalayan per la Spring Summer 2020

Abiti che fluttuano e rendono omaggio ai popoli colonizzati
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Abiti che si muovono, abiti a ruota per ballare, look da esploratrici urbane. La sua collezione SS20 è pensata per l'azione. Il look di apertura era un abito-bozzolo in lamé floreale argento e blu, una creatura morphing che camminava lungo la passerella di Sadler's Wells e che avvolgeva completamente il viso della modella. Il secondo look era una variazione sulla stessa silhouette, ma con colletto plissé fasciante fin sopra la testa. Il successivo era un abito asimmetrico stratificato con vita fasciata, seguito da un semplice slip dress con scollo a V. Tutti e quattro nello stesso materiale, ma elaborando diversi livelli della creatività Chalayan. I capi giocavano spesso con le nozioni di sospensione, con abiti svasati e trench a trapezio, e di controllo, con stringhe intrecciate e cerchi oversize che estendevano la silhouette fino agli orli. Un susseguirsi di divagazioni sul tema pied de poule, con mini salopette, completi giacca e pantalone cropped e bustier groffato, abbinati a cappello da ranger e sandali da frate. I look più Safari sono un riferimento al contesto colonizzato del Sud America (sotto il dominio spagnolo) e al Giappone (sotto gli Stati Uniti, nel dopoguerra) a cui Chalayan era particolarmente interessato, e che si esprime anche grazie a tocchi stravaganti come il bastone da passeggio logato. Che stia sperimentando o stia semplicemente rivedendo l’eleganza trasformista, c'è un senso di raffinatezza in tutto ciò che fa Hussein Chalayan. E questo è qualcosa che ottieni solo dopo anni in cui concettuale e portabilità imparano a convivere.

 

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