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Il Cenacolo rivive a Milano

Si stima che l'opera di Leonardo Da Vinci abbia guadagnato 500 anni di vita grazie al sostegno di Eataly, unico finanziatore privato del progetto di manutenzione de L'Ultima Cena
human person art painting crypt

A Milano il capolavoro di Leonardo da Vinci risplende grazie al recente restauro.
Restaurare in Italia è fondamentale, come spiega Oscar Farinetti, fondatore di Eataly: “Ricordiamoci che il nostro paese ospita 53 patrimoni Unesco". E in questo modo presenta il “restauro ambientale” che ha sponsorizzato recentemente attraverso la donazione di circa il 65% - oltre un milione di euro - dei fondi per la manutenzione de L’Ultima Cena che si trova nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano. E così la famosa opera di Leonardo da Vinci ha guadagnato 500 anni di vita. “Considerando che le generazioni che ci dividono dal Cenacolo sono 16, se non 17, ritengo questa iniziativa importantissima”, spiega Farinetti.  Un impegno nei confronti della valorizzazione dei beni dell'arte che ha visto Eataly già protagonista con l'adozione di una guglia del Duomo di Milano; un’intuizione di Alessandra Pellegrini, Partner Aragorn iniziative srl che ha reso possibile anche l’incontro tra Eataly e il Cenacolo: “Da oltre 30 anni dedico la mia vita professionale al reperimento di fondi per finanziare progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, monumentale e ambientale Italiano. Credo che aver fatto “incontrare” il Cenacolo e Eataly sia l’operazione più bella e gratificante che abbia mai seguito”.

In vista dell’anno dedicato al cinquecentenario dalla morte dell’artista, inoltre, Eataly Milano proporrà una serie di iniziative celebrative che racconteranno la sua vicinanza al mondo del cibo e della cucina. Una delle novità per il 2019 saranno delle cene, organizzate con il corporate executive chef di Eataly Enrico Panero che approfondiranno gli studi di Leonardo sulla cucina e sugli utensili da cucina. 

L’attività di restauro ambientale è stata condotta senza interruzione del servizio museale, attraverso una accorta organizzazione dei lavori. Secondo quanto convenuto con la Commissione Scientifica che ha seguito i lavori è in atto infatti un incremento progressivo pari al 33% dei visitatori attuali (420.000). A presentare il nuovo impianto Stefano L’Occaso, Direttore del Polo Mussale Lombardo e Chiara Rostagno, Direttore Responsabile Cenacolo Vinciano. L’intervento per la manutenzione de L’Ultima Cena è stato reso possibile attraverso l’affiancamento di una UTA (Unità di trattamento dell’Aria) gemella rispetto alla grande UTA che faceva già parte del complesso di apparati per il trattamento dell’aria. “Il progetto attuato dimostra che sia possibile contenere e controllare gli effetti dei grandi cambiamenti ambientali sul patrimonio culturale, anche il più fragile. Ricerca e collaborazione internazionale possono portare un cambiamento reale nel modo di conservare e valorizzare i capolavori che abbiamo ereditato, per consegnarli al futuro”. Conclude Chiara Rostagno.

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