Beauty

Make a Wish: il nuovo profumo di Louis Vuitton

Jacques Cavallier Belletrud racconta il nuovo profumo Louis Vuitton, Ètoile Filante

bottle cosmetics perfume

Nato e cresciuto a Grasse, figlio di un creatore di profumi e di un’ex assistente di Edmond Roudnitska (l’autore di Femme di Ro-chas, Diorissimo e Eau Sauvage), a partire dagli anni ’90 Jacques Cavallier Belletrud ha firmato fragranze che hanno fatto epoca, da L’Eau d’Issey di Miyake a Classique di Gaultier. Dal 2012 è par-fumeur maison di Louis Vuitton. La sua ultima creazione, Ètoile Filante, rielaborazione di una fascinazione olfattiva vissuta in Cina, attorno alle bancarelle dei fiori al crepuscolo, è un incontro tra l’osmanto, la magnolia cinese e il gelsomino di Grasse.

LOI: Come definiresti Ètoile Filante?

JCB: Un profumo di grande purezza, frutto della mia ricerca della freschezza dal punto di vista femminile, l’equivalente di quello che ho realizzato al maschile con Météore. Volevo arri-vare a creare una freschezza floreale tenace, sofisticata, un pro-fumo pieno di luce,positivo come il suo nome, perché quando vedi una stella cadente esprimi un desiderio. Non doveva essere overpowering e non doveva essere noioso, ma una rivelazione della bellezza insita nella natura. In tutti i profumi che ho fatto, a partire da L’Eau d’Issey, ho sempre cercato di esprimere purezza. 

LOI: Perché hai scelto l’osmanto?

JCB: A 11 anni ho vissuto la rivelazione dell’osmanto, fruttato, odoroso d’albicocca, solo leggermente floreale, molto soft. Per Ètoile Filante ho utilizzato solo i fiori dell’inizio della raccolta, quando prevale il lato fruttato, mentre in quelli raccolti in segui-to prevale il coté animale. L’osmanto era già presente in Rose des Vents, ma qui ha tutt’altro spazio.

LOI: Il gelsomino di Grasse presente in Ètoile Filante è estratto con CO2. Che risultato intendevi ottenere con questo metodo?

JCB: Quando lavoravo da Firmenich mi occupavo di metodi di estrazione e credo che facciano la differenza. In particolare l’estrazione tramite CO2 permette di restituire il più possibile la complessità della natura di fiori come il gelsomino e la rosa.

LOI:Hai una materia prima feticcio?

JCB: La rosa. Mia madre usava l’acqua di rose a profusione per la mia toilette di bambino, e io la utilizzo dappertutto.

 

LOI: Il colore è sempre stato un elemento distintivo delle fragranze Vuitton. Il giallo brillante di Ètoile Filante è naturale? 

JCB: È stato accentuato da pigmenti. È complesso lavorare sui colori delle fragranze perché è difficile garantirne la stabilità mantenendone luminosità e trasparenza. Per questo abbiamo un colorista con cui ho lavorato fin dall’inizio. Volevo che il colore di Ètoile Filante traducesse la freschezza della magnolia e la purezza della luce del cielo di Grasse.

LOI:Qual è la tua fragranza Vuitton favorita?

JCB: Amo Rose des Vents, Ombre nomade, Le Jour se Lève. 

LOI:Cosa deve sempre trasmettere un profumo Vuitton? 

JCB: Qualità, innovazione, sorpresa. Non lavoro per piacere a tutti, credo nelle fragranze polarizzanti.

LOI:Come influisce la moda Vuitton sul tuo lavoro?

JCB: Di Nicolas Ghesquière amo lo shock, i colori. Sono un suo fan come lo sono della poeticità di Virgil Abloh. La sua collezione F/W 20, con il set della sfilata e gli abiti di un surreale blu solcato di nuvole, è stata poesia pura. E la poesia è necessaria alla vita!

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