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Dystopia: progetti di un futuro indefinito

La mostra di sculture e dipinti, fotografie e istallazioni ambientali firmate da Anne e Patrick Poirier, tra culture del passato e società del futuro.
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Cinquant’anni di viaggi, di studio e ricerca, ma anche di giochi di creazione e immaginazione: dal 1967 Anne e Patrick Poirier esplorano il mondo con curiosità, interessandosi alla natura umana e alle sue istituzioni, quelle del passato ormai scomparse e quelle presenti alla luce di un percorso che le inserisce nella storia collettiva. 

Negli ultimi anni i due artisti hanno svolto interessanti ricerche nei siti dell’antica Mesopotamia (Iraq e Siria) che hanno portato allo sviluppo di Dystopia. Il progetto, risultato della condivisione di idee e sensibilità della coppia, raccoglie opere inedite e l’intenzione di costruire un’idea di futuro utilizzando il passato e il presente come fondamenta per il lavoro. I supporti che veicolano il messaggio sono eterogenei, dalla fotografia a rappresentazioni scultoree o plastici come Dystopia I e Dystopia II, che danno il nome alla mostra e che danno un’idea artificiale ma verosimile di città in una società distopica.

La mostra, a cura di Lorand Hegyi e Angela Madesani, sarà inaugurata giovedì 21 settembre e sarà visitabile fino al 20 dicembre presso la Galleria Fumagalli di Milano.

 

Matteo Bengala

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